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QS – Inter, ennesima chance buttata: enormi potenzialità, ma enorme fragilità emotiva

L'Europa è ormai un miracolo: le colpe sono però tutte dell'Inter, incapace di reagire dopo un mese pieno di delusioni

Marco Astori

E' il momento peggiore della stagione dell'Inter. Dopo essersi vista la Champions League sfumata, piano piano la squadra si è sgretolata, collezionando la miseria di due punti nelle ultime cinque partite. E, come scrive il Quotidiano Sportivo, i nerazzurri hanno ormai buttato l'ennesima annata: "Davanti al bivio che ti può cambiare le sorti di una stagione, l'Inter imbocca la via peggiore, che non è una strada sterrata in salita ma un burrone vero e proprio dove franano rovinosamente anche le speranze e le ambizioni europee (il distacco dal Milan sesto resta di due punti, ma oggi i rossoneri possono allungare). Tutto questo sotto lo sguardo pietrificato di Zhang junior, perché il pirotecnico 5-4 di ieri sera ha ben poco di divertente. Non era calcio d’agosto, ma sembrava che lo fosse, con due squadre che hanno concesso larghi spazi agli avversari, difese sin troppo allegre e attacchi ingolositi da tanto ben di Dio. Le parole di Pioli ('Questione di testa...') e il delicato lavoro del tecnico fatto in settimana dopo il beffardo pareggio nel derby evidentemente sono serviti a poco".

"I nerazzurri hanno buttato al vento l’ennesima grande chance in una gara che è lo specchio di tutta una stagione: enormi potenzialità (perché l'Inter è stata a lungo in vantaggio fra il primo e il secondo tempo) ma pure un’incredibile fragilità, soprattutto emotiva, quando serviva il colpo di grazia per uccidere il match. Perché solamente una squadra mentalmente spenta - continua QS - può perdere una partita nella sera in cui il suo capitano torna a realizzare tre pesantissimi gol in trasferta. Solamente una squadra scarica è capace di passare in pochi minuti dall'euforia allo scoramento. Difficile raccontare questa metamorfosi, ma l’Inter delle ultime giornate è questa: prende gol ed 'esce' dal match, non è un caso che prima di ieri avesse subito 13 reti nelle ultime sette gare".

Nella partita di ieri non sono mancate le disattenzioni e l'incapacità di chiudere il match dopo il calcio di rigore sbagliato da Federico Bernardeschi: "Poi ci sono problemi di natura tecnica e tattica: con la Fiorentina poco possesso palla, scarso pressing e zero intensità. Solo le 'giocate' individuali dei singoli (bene anche Perisic e Candreva nel primo tempo) hanno acceso le speranze. Non è servito: perché il centrocampo è stato incapace di dare adeguata copertura alla difesa, perché la retroguardia è andata in tilt ogniqualvolta le maglie viola si avvicinavano in area. Ci ha messo cinque minuti nel primo tempo l’Inter per ribaltare l’iniziale svantaggio; sono bastati appena 120 secondi nella ripresa per riportare avanti la Fiorentina che ha ringraziato per i gentili omaggi (ricambiati con un “morbido“ finale“) Due punti nelle ultime cinque partite sono pochi e per arrivare in Europa adesso servirà un miracolo. L’Inter può aggrapparsi solo a quello".