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E' il momento peggiore della stagione dell'Inter. Dopo essersi vista la Champions League sfumata, piano piano la squadra si è sgretolata, collezionando la miseria di due punti nelle ultime cinque partite. E, come scrive il Quotidiano Sportivo, i nerazzurri hanno ormai buttato l'ennesima annata: "Davanti al bivio che ti può cambiare le sorti di una stagione, l'Inter imbocca la via peggiore, che non è una strada sterrata in salita ma un burrone vero e proprio dove franano rovinosamente anche le speranze e le ambizioni europee (il distacco dal Milan sesto resta di due punti, ma oggi i rossoneri possono allungare). Tutto questo sotto lo sguardo pietrificato di Zhang junior, perché il pirotecnico 5-4 di ieri sera ha ben poco di divertente. Non era calcio d’agosto, ma sembrava che lo fosse, con due squadre che hanno concesso larghi spazi agli avversari, difese sin troppo allegre e attacchi ingolositi da tanto ben di Dio. Le parole di Pioli ('Questione di testa...') e il delicato lavoro del tecnico fatto in settimana dopo il beffardo pareggio nel derby evidentemente sono serviti a poco".
"I nerazzurri hanno buttato al vento l’ennesima grande chance in una gara che è lo specchio di tutta una stagione: enormi potenzialità (perché l'Inter è stata a lungo in vantaggio fra il primo e il secondo tempo) ma pure un’incredibile fragilità, soprattutto emotiva, quando serviva il colpo di grazia per uccidere il match. Perché solamente una squadra mentalmente spenta - continua QS - può perdere una partita nella sera in cui il suo capitano torna a realizzare tre pesantissimi gol in trasferta. Solamente una squadra scarica è capace di passare in pochi minuti dall'euforia allo scoramento. Difficile raccontare questa metamorfosi, ma l’Inter delle ultime giornate è questa: prende gol ed 'esce' dal match, non è un caso che prima di ieri avesse subito 13 reti nelle ultime sette gare".
Nella partita di ieri non sono mancate le disattenzioni e l'incapacità di chiudere il match dopo il calcio di rigore sbagliato da Federico Bernardeschi: "Poi ci sono problemi di natura tecnica e tattica: con la Fiorentina poco possesso palla, scarso pressing e zero intensità. Solo le 'giocate' individuali dei singoli (bene anche Perisic e Candreva nel primo tempo) hanno acceso le speranze. Non è servito: perché il centrocampo è stato incapace di dare adeguata copertura alla difesa, perché la retroguardia è andata in tilt ogniqualvolta le maglie viola si avvicinavano in area. Ci ha messo cinque minuti nel primo tempo l’Inter per ribaltare l’iniziale svantaggio; sono bastati appena 120 secondi nella ripresa per riportare avanti la Fiorentina che ha ringraziato per i gentili omaggi (ricambiati con un “morbido“ finale“) Due punti nelle ultime cinque partite sono pochi e per arrivare in Europa adesso servirà un miracolo. L’Inter può aggrapparsi solo a quello".
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