L'anno scorso si sono fronteggiati fino alla fine Luciano Spalletti e Maurizio Sarri, piazzandosi rispettivamente al secondo posto (con la Roma) e al terzo, proprio con il suo Napoli. Come si legge tra le pagine del Quotidiano Sportivo, quindi, la partita del San Paolo di domani sera sarà uno scontro anche tra i tecnici delle due squadre: "La sfida di domani tra Napoli e Inter non sarà soltanto il confronto tra prima e seconda del nostro campionato, ma anche tra un attacco straordinario, quello azzurro (26 reti, cinque in più di Juve e Roma oggi seconde nella speciale graduatoria offensiva) e la miglior difesa del torneo, quella nerazzurra, a pari merito proprio coi partenopei e la Roma. I giallorossi, però, hanno ancora una gara in meno e l’imbattibilità l’hanno persa al secondo turno contro i nerazzurri, in casa. L’Inter ha invece accompagnato le buone prestazioni in retroguardia ai risultati, vincendo sette delle otto partite disputate, pareggiando a Bologna. È anche vero, dall'altra parte, che Handanovic ha raccolto la palla nel sacco due volte nel derby e in generale in tre degli ultimi quattro match (al Dall’Ara e a Benevento, non a San Siro contro il Genoa). Per fermare il trio Insigne-Mertens-Callejon, sempre che l’italiano non dia forfait, servirà una fase difensiva ai limiti della perfezione.
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C'è soprattutto un aspetto a preoccupare Spalletti in questi giorni - continua il quotidiano - ed è relativo alle caratteristiche dei giocatori offensivi del Napoli. Insigne e Mertens sono piccoli e rapidi, con un’ottima tecnica individuale, difficili da fermare prima di tutto per questioni di differente stazza da chi avrà il compito di tenerli sott'occhio. Lo sarà per D’Ambrosio, più forte fisicamente ma decisamente meno agile e veloce, e lo stesso capiterà all'ottimo Skriniar e al titubante Miranda visto nella stracittadina di Milano. L’unico giocatore della difesa nerazzurra con caratteristiche da velocista, Yuto Nagatomo, avrà invece di fronte l’avversario più alto e bravo di testa, José Callejon. Per caratteristiche sarebbe importante poter utilizzare Dalbert, ma Spalletti non si fida ancora del brasiliano, finora carente in marcatura e non ancora un fattore in fase offensiva tanto da poter preoccupare lo spagnolo. Ci sarà da lavorare e soffrire per sfatare il tabù San Paolo, violato solo due volte negli ultimi vent'anni: nel 2011 ai calci di rigore e nel 2016 grazie allo 0-2 firmato da Jovetic-Ljajic. In entrambi i casi, però, si trattava di Coppa Italia, il che significa che in campionato i nerazzurri non battono il Napoli a domicilio dal 1997".
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