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Quando c’è bagarre essere campioni d’inverno conta meno: la storia insegna che…

Giovanni Montopoli

Dalla stagione 1929/30 data dell’introduzione del girone unico, nel 69,8% dei casi chi ha vinto il titolo invernale ha poi fatto suo il tricolore (58 volte su 83), percentuale che sale all’81% nell’era dei tre punti (94/95) e che arriva...

Dalla stagione 1929/30 data dell’introduzione del girone unico, nel 69,8% dei casi chi ha vinto il titolo invernale ha poi fatto suo il tricolore (58 volte su 83), percentuale che sale all’81% nell’era dei tre punti (94/95) e che arriva addirittura al 100% dal 2004/2005.

Visto il trend della stagione in corso, con 5 squadre a contendersi il titolo, arrivare in testa al giro di boa potrebbe essere ininfluente per le gerarchie finali. Dal 2001/02 non c’era così tanto affollamento in vetta. Quell’anno, il titolo d’inverno andò alla Roma, ma lo scudetto fu della Juve nel ribaltone del 5 maggio. Sintomo che, quando c’è bagarre, essere campioni d’inverno conta meno.

Non è di questo avviso l'Inter  che si aggiudicata il titolo 10 volte su 16 prima a gennaio e campione alla fine, e che nelle restanti 6 circostanze ha finito 4 volte secondae 2 terza.

Già,perché anche la corsa al podio, che vale un piazzamento Champions, non va sottovalutata: 80 volte su 81 (sempre escluso Calciopoli), chi è rimasto in testa al giro di boa è poi finito tra le prime tre. Oggi nel match dell’ora di pranzo col Sassuolo Mancini vuole i 3 punti per assicurarsi il titolo, anche se, a detta sua, sarebbe un dato superfluo.