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CorSera – Quanti colpi di mercato per la Serie A: la top 11 dei nuovi arrivati

Ci sono anche tre interisti nella squadra dei colpi di mercato

Francesca Ceciarini

Il Corriere della Sera fa un'analisi interessante sui campioni arrivati in Serie A in questa sessione di mercato.  Ovviamente c'è anche l'Inter fra i protagonisti, con Lukaku e Godin che vengono inseriti in un probabile 11 titolare dei nuovi colpi di mercato, mentre Lazaro viene messo in panchina:

""È già costata 300 milioni — solo per i titolari — ma non ha finito di stupire, visto che il cileno Sanchez non è ancora sbarcato in Italia. Ha giovani di grande prospettiva, da Lozano a Nandez, passando per Theo Hernandez. Può contare su vecchie volpi del calcio europeo, come Godin, Ribery Danilo o Schone. Ha il portiere più caro mai arrivato in Italia, lo spagnolo Pau Lopez della Roma e il difensore più pagato nella storia del nostro calcio, De Ligt della Juve. E ha un centravantone con le spal- le larghe come l’interista Lukaku. Tra parametri zero e investimenti pesanti la top 11 dei nuovi stranieri sbarcati in serie A quest’estate è uno squadrone. Anche perché la panchina è ben attrezzata, con Ramsey, Lazaro, Skrtel, Murillo, Tomyasu, Skov Olsen, Malinovskiy. Merito dell’effetto Ronaldo, che dall’anno scorso ha riacceso le luci sulla serie A. E anche del decreto crescita, con una tassazione più favorevole, dato che ai fini Irpef si applica sul 50% dell’imponibile".

Ma ad essersi "svegliate" sul mercato non sono solo l'Inter e Napoli ma anche squadre di media classifica:

""La novità concreta, in questo gioco da fantacalcio, non è solo il risveglio delle avversarie della Juve, come Inter e Napoli — già questa è una notizia che può rendere più equilibrato e combattuto il campionato — ma soprattutto quello della classe media: Firenze rivive le emozioni di un tempo, abbracciando un campione senza data di scadenza come Ribery, arrivato svincolato dal Bayern Monaco. Ma anche piazze poco abituate a sognare come Cagliari, Bologna e Genoa hanno fatto un salto di qualità. In Sardegna è arrivato l’acquisto record di Nahitan Nandez (18 milioni), mediano 23enne di lotta e di governo dell’Uruguay: il posto a Daniele De Rossi al Boca lo ha lasciato lui. Il Genoa ha av- volto in un mare di sciarpe Lasse Schone, danese 33enne, lo straniero con più presenze nella storia dell’Ajax (287 con 64 gol, grazie alla sua abilità su punizione). A Bologna occhio al gigante Takehiro Tomiyasu, 20 anni, un investimento da 7 milioni (ai belgi del St Truiden) per il nuovo centrale del Giappone, cresciuto in patria in una scuola calcio del Barcellona".

L'Atalanta è l'esempio da seguire per le squadre medio-piccole:

""Il modello per le squadre medio-piccole resta l’Atalanta, che ha raggiunto la Champions puntando più sulle entrate che sulle uscite. Un sistema che applicato a realtà come la Roma crea annate deludenti come l’ultima. Spendere 23,5 milioni per Lopez dimostra almeno la volontà di costruire il gioco dal basso, visto che l’ex numero uno del Betis è stato preso anche per questa sua caratteristica. Anche De Ligt è il cuore di una rivoluzione tecnica, come quella della Juve di Sarri: spendere 75 milioni, con un ingaggio fino a 12 a stagione, per un ventenne non è solo un investimento. Ma l’inizio di una nuova era. Accanto a lui l’interista Godin e l’atalantino Skrtel si giocano il posto, anche se l’uruguaiano, arrivato dall’Atletico e fermo adesso per infortunio, ha più qualità ed esperienza dello slovacco ex Liverpool e Fenerbahce, chiamato per accompagnare l’Atalanta in Europa".

In Serie A sono arrivati anche giocatori che hanno bisogno di rilanciarsi:

""Con due esterni di spinta che hanno bisogno di rilanciarsi, come il brasiliano Danilo della Juve e lo spagnolo  Hernandez del Milan, la manovra può essere avvolgente al punto giusto. Grazie anche a una mezzala come Rabiot, arrivato alla Juve a parametro zero dopo la rottura col Psg. C’è da supportare un attacco super, con il colosso Lukaku al centro, anche se con Conte all’Inter giocherà con una seconda punta accanto come Sanchez. Gli strappi di Lozano, acquisto più caro della storia del Napoli (42 milioni) e i cross di Ribery sono due marchi di fabbrica. Il messicano è soprannominato «Chucky», come la bambola assassina del film, perché spuntava da sotto il letto per spaventare i compagni. Adesso però c’è da mettere paura al campionato. Con questa squadra da sogno sarebbe più facile. Ma il bello della nuova sfida è proprio questo".

( Corriere della Sera)

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