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La sua punizione contro la Francia quel 3 giugno del 1997, fece il giro del mondo, si scomodarono perfino alcuni fisici per spiegare come fosse possibile ottenere una traiettoria simile. Oggi Roberto Carlos ammette che quella famosa punizione, da molti chiamata la "banana", è stata un colpo di fortuna: "Il pallone stava andando completamente largo ma il vento lo ha riportato in porta. È stato un miracolo", ha detto il brasiliano a L'Equipe. "E' stato il mio giorno, mi sono sentito importante. Fino ad allora si parlava del piccolo Roberto Carlos che correva, correva, correva, da quel giorno hanno cominciato a parlare di altro. Ho iniziato a sentirmi un po' più importante nella squadra. Sapevo di giocare con il Real Madrid e nel Brasile e che potevo cambiare la partita. E' un dono di Dio. Tutte le persone hanno un dono. Per fare le domande, per costruire un hotel, per giocare a calcio o per essere abile e intelligente. Dio mi ha dato tante cose che ho migliorato nel periodo della mia giovinezza".
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