Un passato importante con le maglie di Lazio e Inter. Ruben Sosa, attaccante con alle spalle 84 gol nella sua esperienza italiana, ha parlato della sfida che vedrà i biancocelesti contrapporsi all’ Inter di Mancini, intervenendo ai microfoni di Radiosei: "Lazio e Inter mi sono rimasti nel cuore, quando passo dall'Italia vado a salutare tanti amici laziali. Mi fa piacere essere lì con voi quel giorno. L'Inter mi ha sempre offerto un ruolo nelle giovanili, mi piacerebbe allenare, fare quello che faccio a Montevideo. Vorrei trasmettere quello che so ai giovani, soprattutto alle punte".
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A RadioSei l'uruguayano "a Formello non mi hanno riconosciuto, aspettai 40 minuti per entrare..."
"Con la Lazio non ho molti rapporti, ogni tanto vado a Formello, conosco Manzini. Ho un affetto enorme, è stato un fratello maggiore per me. Non ho mai parlato col presidente, mi piacerebbe parlare di calcio con lui. Con Tare non ci siamo parlati, c'è stato solo un saluto.Quando andai a Formello con un amico non tutti mi conoscevano, sono stato quaranta minuti ad aspettare perché non mi facevano entrare. Ho salutato il mister due anni fa, ma non sono stato accolto nel migliore dei modi. Con l'Inter è diverso, mi coinvolgono, giro per tutti i campi".
E sulla sfida di domenica: "L'Inter non sta benissimo, anche per loro è un momento particolare. Ha perso gioco, entusiasmo, sarà una partita aperta, bella da giocare. Spero di poter dare una mano a queste grandi squadre un giorno, vediamo se verrò ad allenare i giovani lì in Italia".
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