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Come un fulmine a ciel sereno, la Salernitana ha comunicato di aver risolto consensualmente il rapporto contrattuale con Ivan Radovanovic. A distanza di qualche giorno, il giocatore, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, racconta cosa è successo: "L'ultimo giorno di mercato mi è stato detto o vai a Cagliari o sei fuori. Ho due bambine, la più grande era iscritta in prima elementare. A Salerno stavamo in paradiso. In poche ore avrei dovuto prendere e trasferirmi a Cagliari con pochi mesi di contratto. Il Cagliari è stato correttissimo. Ma era difficile prendere una decisione del genere in quegli attimi. Alla fine ho deciso di fare la risoluzione lasciando anche dei soldi al club".
"Ma la delusione è grande, perché, in questo modo, avendola fatta dopo il 31 gennaio, non posso più andare in nessun altro club in Italia. Non potrò mai dimenticare Salerno e il modo in cui la gente della città ci ha accolti. Me e la mia famiglia. Il giorno in cui mia figlia ha lasciato la scuola è stato tremendo. Sto bene, potrei giocare domani perché mi sono sempre allenato con i miei splendidi compagni. Ho fatto una vita da mediano in Italia. Poi Maran mi provò da centrale difensivo al Chievo, l'ho fatto anche con Thiago Motta, ma Ballardini al Genoa ci ha creduto più di tutti. Amo l'Italia, ho casa a Verona, dove sono nate le mie due figlie. Io e mia moglie siamo arrivati da diciottenni, avremmo voluto continuare a starci".
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