Da Bologna a Firenze, Ionut Radu vive un altro momento difficilissimo della sua carriera. Dopo l’errore della scorsa stagione con la maglia dell’Inter, ieri ne è arrivato un altro con la Cremonese, dove si è trasferito proprio in estate. Il Corriere della Sera oggi si sofferma sull’episodio della 1ª giornata di Serie A, ma non solo:
ultimora
Da Bologna a Firenze, altro momento nero per Radu. La vera beffa è che…
L'episodio di Firenze
“La beffa è che, sino a quel momento, Ionut Radu era stato il migliore in campo. E invece al 95’ di una partita che la coraggiosa Cremonese, al ritorno in serie A, aveva rimesso in piedi contro la Fiorentina, rimontando due volte e la seconda in inferiorità numerica, il portiere commette un errore madornale. Radu, con gli occhi spiritati, sembrava imbattibile. Un gatto: due volte su Bonaventura, sulla punizione all’incrocio di Biraghi, anche sul colpo di testa schiacciato di Milenkovic. Lui contro tutti. Insuperabile. Ma sul più bello, al quinto di sei minuti di recupero, la festa diventa un piccolo dramma, un colpo basso del destino. Il cross di Mandragora, con la Fiorentina rovesciata in avanti, è profondo, ma facile da leggere. Radu è un passo avanti e nel tentativo di tornare indietro fatica a ritrovare equilibrio, così agguanta la palla mentre arretra, sbatte sul palo e combina una frittata avvelenata per i suoi compagni.
Il precedente a Bologna
La Fiorentina festeggia, quasi incredula, tre punti che stava buttando via per le solite amnesie difensive. Mentre Radu resta a terra dopo aver rifilato un pugno di frustrazione al palo, le mani in faccia e chissà cosa gli è passato nella mente visto che un momento così lo aveva già vissuto meno di quattro mesi fa a Bologna, con la maglia dell’Inter nell’unica, maledetta partita giocata in campionato al posto dell’infortunato Handanovic. Allora era stato un liscio, altrettanto disastroso. La squadra di Inzaghi lo scudetto lo ha perso quella notte, nel recupero di una gara che nel calendario originale era prevista il giorno della Befana e invece per il Covid è arrivata sino a aprile. Sarebbe ingeneroso dare tutta la colpa a Radu, cresciuto proprio nel settore giovanile nerazzurro, dove è arrivato nel 2013. Ma l’Inter, sino a quel momento, era padrona del proprio destino e dopo la papera del romeno di Bucarest non lo è stata più.
Ora Radu vive un altro momento duro. In estate aveva chiesto la cessione e Oscar Damiani, il suo procuratore, aveva convinto la Cremonese a prenderlo. Firenze sembrava l’inizio del suo riscatto. E invece è arrivato un altro scivolone, duro da accettare. Non tanto per la sconfitta dei grigiorossi, che se giocheranno così avranno modo di prendersi parecchie soddisfazioni. Quanto per il morale di un portiere che, a volte, spegne la luce”, si legge.
© RIPRODUZIONE RISERVATA