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Ritrovata la condizione migliore, Rafinha sta facendo vedere le sue qualità ed è diventato un elemento fondamentale nella squadra di Spalletti. Il tecnico dell'Inter lo ha inserito gradualmente e ora gli ha consegnato la maglia da titolare alle spalle di Icardi. La condizione è cresciuta, Rafinha ora non si risparmia sul campo, corre e combatte per tutti i 90'.
"Prime settimane qui difficili, come quelle dell’Inter, poi il minutaggio che cresce, infine eccolo protagonista e titolare col Napoli (in sofferenza perché la palla ce l’avevano sempre gli altri) poi con Samp e Verona (devastante). Papà Mazinho, uno che da giocatore l’Italia non capì salvo poi vederlo vincerci in faccia una finale Mondiale (Pasadena, 1994), è spesso con lui, lo segue anche ad Appiano, insieme al resto della famiglia, che si divide tra questo figliolo a Milano e l’altro che gioca nel Bayern Monaco. Pare che Rafinha suoni bene la chitarra, forse sogna di ripetere i riff di quell’astrofisico di Brian May, visto che è fan dei Queen, ma anche del vocione di Barry White. È stato folgorato sulla via della Pinetina dalle delizie della cucina italiana, impazzisce per la crostata di Appiano e tante altre leccornie, ma poi desiste, perché alla forma tiene un sacco, è abituato così".
L'obiettivo del brasiliano è quello di riportare l'Inter in Champions e per farlo servirà anche una grande prestazione domani nel derby. In estate serviranno 38 milioni per tenerlo a Milano. "L’Inter non li ha affatto: chiederà uno sconto e una lunga dilazione. Ma si sa, quelli che vengono da un altro mondo costano tanto. Forse troppo per noi", scrive Repubblica.
(La Repubblica)
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