Donanrumma? Andrà in vacanza sereno, perché non dovrebbe farlo? Poi c’è la Nazionale, quindi non si tratta di vacanze totali, ma è sereno. Milan? Prendiamo il tempo necessario per fare le nostre valutazioni, non c’è fretta, ha ancora un anno di contratto, non capisco anche i media che vogliono affrettare una decisone importante, noi ci prendiamo il tempo necessario, siamo in contatto con il Milan, i rapporti sono ottimi, quelle parole sulla presunta tribuna per me sono state interpretate male. Montella? Io non faccio l’allenatore, lui non fa il procuratore. Penso che possa andare in vacanza tranquillo. Incontro in programma? Se c’è un incontro in programma non vengo a dirlo qui pubblicamente, siamo in contatto con il Milan, ci sono tanti modi per essere in contatto, FaceTime, Skype, noi siamo in contatto di frequente. Non capisco tutto questo circo mediatico, mi ero accordato con il Milan di non parlare di Donnarumma. Ho voluto precisare questa mattina che non credo di far parte di questo gioco, per il resto tutto tranquillo. Richieste da campionati? Non ho neanche parlato tanto di richieste, pensiamo prima cosa vogliamo fare con il Milan, non abbiamo deciso ancora né di firmare né di non firmare. Il Milan ha cambiato proprietà neanche un mese fa. Valore di un giocatore come lui? Il valore lo fa chi compra, se lo vuole il Cesena il valore è diverso ovviamente da quello che potrebbe essere se lo volessero i primi dieci club al mondo. Il giocatore non è sul mercato e io non ho bisogno di bussare alla porta delle squadre per chiedere se sono interessate, il Milan non ci hai mai detto che vuole venderlo, vuole capire se riusciamo a prolungare il contratto, è una domande legittima. È normale che ci si prenda il tempo necessario perché sono decisioni di vita importante. Credo sia una cosa logica. Tanti nomi accostati al Milan buon segnale? Io credo che la cosa importante sia dare loro del tempo, altrimenti il giudizio non sarebbe onesto. Loro si stanno muovendo per mettere in pratica le loro idee, ma in 20 giorni uno non può capire quali sono le reali possibilità per creare una squadra forte. Non conosco il loro piano economico, non faccio parte del cda, quindi mi astengo dai giudizi. Noi dobbiamo capire cosa è meglio per la carriera del giocatore, è già una grande responsabilità. I tempi saranno quelli necessari, se sono lunghi o brevi non lo so dire, siamo in contatto, non c’è clima di minaccia né da una parte né dall’altra, è una decisione importante per il ragazzo e ci prendiamo il tempo necessario. Di Donnarumma non parlo più pubblicamente, l’ho detto quattro mesi fa, ma per far sì che fosse tranquillo il ragazzo ed anche Montella - che sta diventando un manager all’inglese - non rilascerò più dichiarazioni. Non ho mai chiamato Montella in vita mia, non ho il suo numero e non ne ho bisogno. Se ho bisogno di parlare con il reparto tecnico del Milan chiamo la società.
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