- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty
Michelangelo Rampulla è stato a lungo un dodicesimo in una Juve che vinceva molto, e che però ogni tanto lo chiamava in campo. «Indispensabile, se no arrugginisci», ha detto ai microfoni di Repubblica. L'ex portiere ha paragonato la sua esperienza a quella di Radu: «Cercavo di restare vivo, di essere sempre pronto e presente. Ma se giochi una volta su cinquanta, come il povero Radu, questo è impossibile. L’errore però lo ha commesso anche il compagno che gli ha passato la palla con quell’assurda rimessa laterale a un metro dalla linea, e siccome nessun portiere è diventato Rivera o Roberto Baggio, sbagliare di piede è facilissimo. Il ruolo è in involuzione, spiace dirlo. Chiedono al portiere di far sempre girare il pallone, magari di prima, come se costui fosse Pirlo. Così si può fare a pezzi un giocatore. È tutto molto crudele ».
© RIPRODUZIONE RISERVATA