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Rampulla: “Vi spiego come vivono il calcio in Cina: cercano esempi”

L'ex portiere della Juventus esamina e spiega il processo di crescita del calcio nel continente asiatico.

Alessandro De Felice

Conosce molto bene la cultura cinese per aver fatto parte dello staff tecnico di Marcello Lippi al Guangzhou Evergrande, dove ha conquistato quattro titoli nazionali e una Champions League asiatica. L’edizione odierna del Corriere dello Sport lo ha intervistato per ascoltare la sua opinione, visto e considerato che i nel campionato italiano stanno arrivando grandi investitori asiatici:

Rampulla, ma come mai in Cina si punta su allenatori e campioni di esperienza, mentre in Europa gli investitori cinesi prediligono i giovani? 

"Adesso la situazione sta un po’ cambiando. Ma per riempire gli stadi quando il fenomeno calcio era ai suoi inizi servivano nomi di un certo calibro come Drogba e Anelka e tecnici di altissimo livello come Lippi, Antic, Scolari, Eriksson... I cinesi puntano molto sull’esperienza, fa parte della loro cultura".

A che punto è l’evoluzione del calcio cinese? 

"Il Guangzhou era partito dalla Seconda Divisione e ha vinto 6 campionati di fila... Comprese 2 Champions League asiatiche in 4 anni. Non era mai successo che una squadra cinese arrivasse a questo traguardo continentale. Adesso la Cina può competere con Giappone e Corea che fino a poco tempo fa venivano considerate le super-potenze asiatiche per eccellenza".

Addirittura le squadre di Seconda divisione vanno a ingaggiare come allenatori personaggi importanti come Cannavaro, Ferrara e Seedorf. 

"In questo momento il calcio è un vero e proprio status-symbol per i ricchi imprenditori cinesi che vogliono fare bella figura nei confronti del governo centrale. Governo che, come è noto, è molto sensibile a questo nuovo business".

Milan e Inter sono diventati cinesi per questo? 

"Certo. Si tratta di un popolo che vuole primeggiare in tutti i settori. I nuovi padroni del calcio intendono farlo senza badare a spese. Ma si rendono anche conto che per creare calciatori sul territorio devono presentare esempi positivi soprattutto puntando sui giovani".

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