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Getty Images
Aaron Ramsey, centrocampista della Juventus e del Galles, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del quotidiano Repubblica alla vigilia del debutto a Euro 2020 contro la Svizzera, a Baku.
"Le ultime due stagioni (alla Juve, ndr) sono state molto difficili, frustranti, non solo dal punto di vista fisico. Ci sono stati fattori e cambiamenti ai quali non ero abituato. In nazionale invece sono contento di avere un team che mi segue passo passo: mi capiscono, sanno di cosa ho bisogno e anche di che cosa ha bisogno il mio fisico. Purtroppo a volte le squadre continuano a funzionare sempre in un certo modo, anche quando un calciatore avrebbe bisogno di più attenzione… almeno adesso ho le persone giuste intorno a me e poi farò di tutto per tornare in un posto dove possa sentirmi di nuovo bene, e avere fiducia".
Con che spirito affronterai l’Italia tra qualche giorno?
"Sarà l’ultima partita, quindi forse da dentro o fuori. Sono sempre in contatto con i compagni della Juve. E sono contento che la mia famiglia almeno a Roma potrà venire a vedermi. Sono stati momenti difficili causa Covid, noi siamo sempre una bolla, ma è bellissimo giocare davanti ai tuoi cari. Mi mancava molto".
Dopo un torneo eccezionale come quello di 5 anni fa, cosa vi aspettate?
"L’altra volta eravamo una sorpresa, adesso è diverso. Abbiamo anche tanti nuovi giocatori. Dobbiamo pensare partita per partita, e provare a ricreare quell’atmosfera, quello spirito del 2016, come quando battemmo il Belgio. E soprattutto, mantenere quegli stessi valori di gruppo e sacrificio. Infine, provare a passare qualcosa alle nuove generazioni. Intanto, però, qualche sfizio devo levarmelo pure io: ho 30 anni e potrebbe essere anche il mio Europeo".
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