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L'idea di cambiare era già prevista?
"Giocare uomo su uomo non si può, l'Inter gioca in una maniera meravigliosa, non c'è mai un uomo fisso, girano, si incrociano: non li abbiamo presi a uomo, siamo stati bravi a portarli su un lato e chiuderli. La squadra era cosa perchè, avendo scelto Mina e sapendo che loro avrebbero giocato con Sanchez, gente veloce, ho messo Obert e Hatzidiakos, entrambi potevano stare vicini a Mina. Nei primi 20 minuti non eravamo bilanciati a centrocampo, ho tolto Jankto non perchè stesse giocando male, ma perchè la squadra aveva bisogno di un altro tipo di centrocampo".
Quanto vale questo punto?
"Sono contentissimo perchè durante gli allenamenti mischio sempre le carte, ognuno sa quello che deve fare. Poi giochiamo a 4, a 5, lo abbiamo fatto l'anno scorso e anche quest'anno, loro sanno come bisogna comportarsi".
In cosa sta aiutando Viola?
"È lui che si trova bene con i suoi compagni di squadra, ha detto che non ha mai trovato un gruppo così coeso. Ha grossa esperienza e grossa intelligenza, tattica e fuori dal campo: sa che lo chiamo quando ho bisogno di lui, non fa facce strane quando va in panchina. Questa è la forza del gruppo: ognuno si rispetta e rispetta l'allenatore".
Tutti si stanno rendendo utili.
"Non dico bugie quando dico che mi mettono in difficoltà durante gli allenamenti, davvero decido la sera prima della partita. Ho in mente qualche idea, ma poi la vado a vedere durante gli allenamenti: se qualcuno non mi convince, non gioca. Loro sanno che quello che dico è vero: mi fido di tutti e ho bisogno di tutti".
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