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Ranieri: “Titolo al Leicester? No, in Premier non ci sono potenze, ma super-potenze”

Nel giorno in cui la Juventus sfiderà il Manchester City in Champions League, il Corriere dello Sport ha intervistato un ex allenatore bianconero – ma pure giallorosso e nerazzurro – come Claudio Ranieri. Proprio lui, Ranieri,...

Dario Di Noi

Nel giorno in cui la Juventus sfiderà il Manchester City in Champions League, il Corriere dello Sport ha intervistato un ex allenatore bianconero - ma pure giallorosso e nerazzurro - come Claudio Ranieri. Proprio lui, Ranieri, artefice - al momento - di un vero e proprio miracolo con il suo Leicester, in vetta alla Premier alla faccia dei tanti 'colossi' che lo seguono in classifica.

L’allenatore romano, che nel prossimo weekend affronterà il Manchester United secondo, ha parlato così al Corriere dello Sport. Vi riportiamo gli stralci dell’intervista legati al suo Leicester e alla corsa scudetto in Italia.

Ranieri, come si dice in inglese “salutate la capolista”? 

"Say hello to the table-topper. Però non suona come in Italia...".

Come si sente da allenatore al comando?

"E’ una bella sensazione, ma la vivo con serenità, so che il Leicester è stato costruito per obiettivi diversi, non per vincere la Premier".

Non le viene romanticamente in sogno il Verona di Bagnoli?

"No. E non perché non sia romantico. In Premier League non ci sono delle potenze, ma delle super-potenze, formazioni che possono vincere sia il campionato che la Champions. Poi, come dico sempre, se i nostri tifosi sognano sono contento. Io sono qui anche per questo".

A Manchester hanno speso centinaia di milioni, deve fare uno strano effetto, e non certo piacevole, vedere il Leicester davanti.

"Sono tutt’e due più forti di noi. Lo United è meno bello ma più solido del City, ha una compattezza straordinaria. Però Pellegrini ha dei giocatori fantastici".

La prossima partita del Leicester è sabato prossimo contro il Manchester United. 

"E da quel giorno entriamo in un ciclo di gare che diranno con esattezza quanto vale la nostra squadra. In ordine: United, Swansea in trasferta, Chelsea, Everton e Liverpool tutt’e due in trasferta. Di più: il Liverpool ad Anfield Road il 26 dicembre e il Manchester City in casa nostra tre giorni dopo. Sono curioso di vedere come reagirà la squadra alle prime sconfitte, perché arriveranno di sicuro. Certo, se vale la reazione durante una stessa partita, visto quante volte abbiamo rimontato in Premier, non siamo messi male. Abbiamo due caratteristiche forti: lo spirito di squadra e la velocità di esecuzione. Vardy e Mahrez sono i pezzi migliori, ma giocano così bene perché alle spalle hanno una squadra vera". 

Ci sembra di capire che teme di più lo United con la sua compattezza che il City con la sua bellezza.

"No. Sono due squadre diverse, ma forti nella stessa maniera". 

La Juve indietro in campionato?

"Sì, però sta risalendo, la vittoria sul Milan dà forza, e siccome la Serie A non ha padroni sono sicuro che riuscirà a recuperare altro terreno e a rientrare in corsa per lo scudetto".