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Ranocchia: “Conte? Quanto correre: vomitai e pensavo di aver finito, arrivò e mi disse…”

Andrea Della Sala Redattore 
Ranocchia: “Conte? Quanto correre: vomitai e pensavo di aver finito, arrivò e mi disse…” - immagine 1Ranocchia: “Conte? Quanto correre: vomitai e pensavo di aver finito, arrivò e mi disse…” - immagine 1
L'ex difensore dell'Inter, ospite del podcast Calcio Selvaggio, ha raccontato alcuni aneddoti su Antonio Conte

L'ex difensore dell'Inter Andrea Ranocchi, ospite del podcast Calcio Selvaggio, ha raccontato alcuni aneddoti su Antonio Conte

Conte arrivato all'Arezzo dove c'erano giocatori già a un buon livello, si presenta nello spogliatoio e ci dice giochiamo 4-2-4, all'epoca era una follia. Ora da qui ai prossimi mesi proviamo queste giocate: portiere difensore, terzino, punta sponda e giro dall'altra parte. Prima questa cosa non esisteva, l'ha inventata lui. È stata un'innovazione che poi si è trasformata in tutti gli schemi di gioco e l'ha tirata fuori lui. I giocatori dicevano questo è matto. 

Durante il periodo natalizio faceva correre e correre. Facevamo le ripetute sui 75-100 metri, a un certo punto vomitavamo tutti. Io ho vomitato, non stavo in piedi. Così sono rientrato pensando basta ho finito. Arriva Conte e mi dice. Dove vai? Sto male sto per svenire. E lui: no ora ti sei liberato, sei più leggero continua a correre. E mi ha fatto finire. Fisicamente non serviva, ma la mentalità ti dice che lo devi finire. Questo ti migliora. Lui non mi ha fatto mollare, io stavo male avrei mollato. Così migliori.