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Ranocchia: “Da 3 mesi ho supporto psicologico, c’è pregiudizio su di me. Sembra che…”

Daniele Mari

Il difensore si è raccontato al Corriere della Sera: "In sei anni avrò visto passare un centinaio di giocatori. Oltre a tre presidenti e proprietari. Ma tutto questo cambierà"

Andrea Ranocchia, intervistato dal Corriere della Sera, ha confessato che da tre mesi si reca in un centro dove gli danno supporto psicologico oltre che fisico: "Sento un pregiudizio su di me. Sembra che all’Inter non abbia vinto solo io. Ma il periodo negativo non è stato tutto e solo mio. È stato dell’Inter. In sei anni avrò visto passare un centinaio di giocatori. Oltre a tre presidenti e proprietari. Ma tutto questo cambierà. Da tre mesi vado in un centro in cui mi seguono dal punto di vista fisico e psicologico. È lì che tiro di boxe, per esempio. E poi c’è una persona con cui parlo. Non è uno psicologo. È laureato in Fisioterapia ma è anche esperto di mental training.

Parlare con lui mi è servito a capire che quasi niente nella vita è irrimediabile. E anche quello che lo è non è detto che sia un male. Puoi subire critiche, insulti, denigrazioni. Ma se lavori tantissimo, ti impegni, vesti una maglia che milioni di persone vorrebbero vestire (e sei pagato tanto per farlo), la tua famiglia sta bene: ecco, se hai consapevolezza piena di tutto questo, è meno difficile volgere in positivo le cose che non vanno. Come mai? Non c’è una ragione precisa. Una persona fa delle cose quando è pronta a farle. Io, per esempio, con tutto quello che mi è successo in carriera, ora so come fare a dare una mano, so che posso aiutare. Per esempio a Kondogbia, che è molto introverso. Non esprime le sue emozioni, non parla molto. L’ho incoraggiato molto dopo la sostituzione nel primo tempo contro il Bologna".