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Ranocchia: “Difendere a tre o a quattro. Molte differenze tra cui…”

Riccardo Fusato

Quando parla un allenatore, si sente spesso dire che i numeri contano poco. E’ vero però anche il fatto che, ad esempio, nella nuova Inter di Mancini il cambio di modulo ha cambiato dei numeri e dalla difesa a tre si è passati a quella a...

Quando parla un allenatore, si sente spesso dire che i numeri contano poco. E’ vero però anche il fatto che, ad esempio, nella nuova Inter di Mancini il cambio di modulo ha cambiato dei numeri e dalla difesa a tre si è passati a quella a quattro. Differenze? Secondo Andrea Ranocchia sono sostanziali: “Primo: da cinque a quattro, sei con un uomo in meno dietro, ed è tanto perché devi coprire uno spazio maggiore. Quando giochi a cinque, sei più libero di andare in anticipo sull’uomo uscendo dalla linea, anzi sei quasi in marcatura, perché sai che hai comunque quattro compagni che ti coprono e almeno uno che copre il “lungo”. A quattro, invece, devi ragionare di più, non puoi sempre cercare l’anticipo, perché se sbagli l’intervento l’avversario non lo prendi più. Cambiare sistema può richiedere tempo, perché i movimenti e l’atteggiamento (coprire o cercare l’anticipo, giocare individualmente o di reparto) sono diversi. Ma aiuta se il giocatore è intelligente e magari ha esperienza in più ruoli. Mancini ci prova in due o tre ruoli diversi in allenamento”.