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Nominarlo non è vietato. Però meglio parlarne a bassa voce, ecco. Sono passati quattro anni dall'ultimo scudetto vinto e non dispiacerebbe a nessun interista sentire quella parola lì accostata all'Inter, di nuovo. Walter Mazzarri però ci va piano, quella parolina la tiene alla giusta distanza, e dice sempre: "Cercheremo di arrivare più in alto possibile in tutte le competizioni". La scaramanzia non ha mai fatto male a nessuno, in fondo. L'obiettivo della stagione è arrivare almeno in Champions League: tenere il ritmo di Roma e Juventus non è facile, ma neanche impossibile se si troverà una continuità che è stata il punto debole della formazione nerazzurra arrivata quinta nella scorsa stagione. Alti e poi troppi pareggi in un anno comunque complicato da eventi societari storici e invece adesso la strada è un'altra: tentare di vincere, rischiare per farlo, non accontentarsi e poi tirare le somme.
Andrea Ranocchia di scudetto aveva parlato in Usa e non vuole nascondersi: non si sente più ‘giovane’, si sente pronto, maturo per arrivare a certi traguardi. Vuole vincere con la maglia dell’Inter (ancora dieci giorni e arriverà l’annuncio del rinnovo) che tante volte le voci del mercato gli avevano sfilato. E invece è rimasto e si è preso la fascia da capitano, guida un gruppo che sta imparando a legarsi, che non vuole accontentarsi: “Non firmo per il terzo posto, firmo per vincere tutte le gare da qui alla fine. Scudetto? Credo che sia normale per un club come questo parlarne, ma è anche ovvio che la strada è lunghissima. Abbiamo appena cominciato. Siamo partiti bene, ma il siamo partiti bene già non conta perché è il passato. Adesso c'è la partita di domani, poi la coppa e ancora la Fiorentina: lavoriamo ogni giorno tutti, dall'ultimo dei magazzinieri, al cuoco, fino al presidente per vincere. Quelli che lavorano all'Inter fanno tutto perché la squadra sia messa in condizione di fare bene".
Domani Mazzarri potrebbe farlo riposare: giocherà in difesa sicuramente Andreolli e quindi uno tra il centrale italiano e Vidic potrebbe fargli posto: "Turnover? Nell'Inter non devono esserci intoccabili Non importa chi gioca domani, ma l'importante è scendere in campo con la giusta mentalità e vincere".
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