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Ranocchia: “Stima reciproca con Conte ma voglio restare all’Inter. Però chiedo…”

Andrea Ranocchia ha parlato anche a “Il Giorno”, in un’intervista concessa ieri. Il difensore nerazzurro ha parlato di derby ma non solo: “Sarà un bel derby, che deve essere vinto. Spero che Milano diventi...

Daniele Mari

Andrea Ranocchia ha parlato anche a "Il Giorno", in un'intervista concessa ieri. Il difensore nerazzurro ha parlato di derby ma non solo: "Sarà un bel derby, che deve essere vinto. Spero che Milano diventi nerazzurra...».

Anche perchè i tre punti potrebbero regalare l'Europa League...

«Avrebbe un sapore particolare. Un successo nostro condannerebbe il Milan. E sarebbe una doppia vittoria».

Chi teme maggiormente tra i rossoneri?

«Kakà e Balotelli possono dare qualcosa in più alla squadra. Poi è tornato El Shaarawy. Sono ben equipaggiati indipendentemente dal momento che stanno passando...».

Ecco appunto. Il Diavolo non vive un periodo semplice. Siete avvantaggiati?

«Il derby è una partita a sé. Le motivazioni sono sempre così forti che il resto non incide. Importa solo quanta voglia si ha di vincere una partita fondamentale per la città».

Balotelli avversario. Ce lo racconti...

«È forte, può inventarsi la giocata in qualsiasi momento. Sia tecnicamente che fisicamente ha talento. Va tenuta la guardia alta come abbiamo fatto nelle ultime tre gare in cui non abbiamo preso gol. Caratterialmente? In Nazionale si è sempre comportato con serietà...».

Siamo alle ultime battute di questa stagione. È quasi tempo di bilanci...

«Già. Ed è positivo. Tra tre giornate, o spero prima, potremmo entrare in Europa e avremmo fatto meglio rispetto allo scorso anno».

E il suo bilancio personale?

«Molto positivo. Sono soddisfatto, sono partito bene nella prima parte di campionato. Poi ci sono stati dei problemi anche di mercato che per mesi non mi hanno permesso di giocare, ma mi sono sempre allenato tanto e al meglio. Quando sono tornato ho fatto bene e spero di migliorarmi ancora».

A gennaio, infatti, sembrava imminente il suo passaggio al Galatasaray. Cosa accadde?

«Non abbiamo trovato l'accordo con il club. Ma sono contento di essere rimasto visto anche quanto sto facendo».

La Juventus lunedì potrebbe vincere lo scudetto. È meritato?

«Diciamo "se" perchè non si sa mai. Se dovessero vincerlo sarebbe meritato. Hanno superato i 90 punti...».

Il gap con i bianconeri però è davvero importante...

«Sì sono quasi 40 lunghezze. Hanno costruito una squadra sempre più forte. Ma la storia ci insegna che la differenza può essere colmata. Vanno fatti dei progetti importanti. La società si sta muovendo, anche se ci vorrà del tempo».

Quanto c'è di Conte nella Juve?

«Molto, ma hanno anche delle individualità importanti. Le capacità dell'allenatore comunque sono indiscutibili».

E lei, a Conte, piace molto...

«Sì, è risaputo. C'è stima reciproca. Ma io sono all'Inter e lui alla Juve adesso».

Prolungherà il suo contratto?

«A fine campionato ci metteremo a sedere e discuteremo il rinnovo. La mia intenzione è restare. Ci deve essere un progetto vincente, però, perché voglio vincere qualcosa di importante. L'obiettivo è farlo con questa maglia, ma serve un programma. Il presidente comunque parla sempre di passione e cuore. Aspetti essenziali oltre agli investimenti».

Ormai parla da vero interista...

«Dopo tre anni e mezzo si diventa una famiglia. Qui si vivono emozioni ogni giorno».

Si può dire che ha chiuso il tuo periodo peggiore?

«No, no. L'anno di Ranieri è stato difficilissimo, in otto mesi ci avrò parlato 32 secondi e avrò giocato anche meno. Non c'era feeling».

Beh allora possiamo dire che questo è il suo periodo migliore?

«Sì. Questi ultimi due mesi e mezzo sono tra i più felici vissuti all'Inter».

E tra poco inizia il Mondiale. Prandelli l'ha convocata per lo stage...

«Mi ha fatto piacere, la stima del tecnico c'è. Adesso me la sto giocando sul campo fino alla fine. Mi sono allenato anche quando non venivo impiegato, anche nel giorno libero. Sia per l'Inter che per il Brasile».