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A chi dobbiamo associarlo tra i cannonieri del nostro calcio?
—«Lo assimilerei più a Lautaro o Immobile. Rispetto al numero 9 del Napoli David, infatti, è meno forte e impattante fisicamente, ma fa reparto da solo ed è un realizzatore straordinario come gli altri due».
A proposito di attaccanti, si parla anche di Lukaku in chiave Juve. Lei che ha giocato tre anni in Premier League, come si spiega il gap di rendimento tra Italia e Inghilterra di Big Rom?
—«La risposta è molto semplice: c’è una differenza abissale a livello fisico tra Serie A e Premier. Loro vanno ed entrano sempre a duemila. Da noi Lukaku ha uno strapotere che in Inghilterra non può e non potrà mai avere. Questo aspetto in Italia lo rende quasi inarrestabile».
Restando in tema di attaccanti accostati al club bianconero: il Morata 3.0 la convince?
—«Alvaro può fare bene ed essere ancora importante per la Juve. Parliamo di un ragazzo maturo e un professionista serio. So che piace molto ad Allegri e tra l’altro conosce perfettamente l’ambiente, però per me Morata è una seconda punta. Potrebbe benissimo giocare al fianco di David, Lukaku o Vlahovic più che al loro posto…».
Tra Lukaku, David e Morata chi vedrebbe meglio in bianconero?
—«Alla Juve serve uno da 20 gol all’anno. Lukaku e David lo sono: tra i due la punta del Lille, però, ha ancora grossi margini di miglioramento e può crescere tanto giocando al fianco di tanti campioni. Ha segnato 39 reti nelle ultime due stagioni in Francia senza essere supportato da compagni di alto livello. Con alle spalle dei grandi giocatori può solo confermarsi e fare meglio».
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