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Braida: “Real-Inter partita da tripla. Lukaku assenza pesante. Su Lautaro-Barcellona…”

Fabio Alampi

I nerazzurri affrontano questa sera i madrileni

Ariedo Braida, ex dirigente di Milan e Barcellona, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com della sfida di questa sera tra Real Madrid e Inter.

Direttore, stasera c'è Real Madrid-Inter. Come la vede?

"L'Inter senza Lukaku perde tanto, è una gravissima perdita. Il Real Madrid l'ho visto giocare l'altra volta, non è in un grande momento. Mi sembra che siano due squadre alla ricerca della continuità di risultati. Anche se il Real al momento è al secondo posto, quello che salta all'occhio è che il calcio oggi è un po' falso".

In che senso?

"Senza pubblico sembra di vedere le partite di allenamento. È un calcio che non mi attira. Entri in campo ed è come andare all'allenamento il giovedì. Manca l'emozione. Stanno recitando tutti. Quando fai gol ti esalti, ma il calcio così non può andare avanti. Spero e mi auguro che questa situazione finisca. Altrimenti finisce la passione per il calcio. Senza la gente allo stadio non so cosa succederà".

Proviamo a parlare di calcio. Stasera come finirà?

"La partita la vedo da tripla. Esistono comunque delle grandi potenzialità in entrambe le squadre. L'Inter ha valore. Se andiamo ad analizzare il totale dei gol, quelli di Lukaku hanno pesato tantissimo. È come Benzema per il Real Madrid oppure Cristiano Ronaldo per la Juventus. Sono pesi massimi".

Chi invece non sta rendendo secondo le aspettative è Lautaro Martinez.

"Può capitare di avere un momento non buono. A volte i calciatori sono più sensibili. Il suo rendimento con Lukaku è cento, senza è inferiore. Lukaku lo aiuta, si compensano. Sono due giocatori importanti. Lautaro ha qualità importanti, è ancora giovane. Migliorerà ancora con il tempo, sta maturando. È abile, scaltro. Calcia bene. Anche di testa si fa rispettare".

In estate piaceva, tanto, al Barça.

Gli uomini chiave delle due squadre?

"Valverde sembra scolastico, invece è di grande rendimento. L'ho visto imporsi piano piano. Poi parlare di Benzema o Marcelo che è straordinario sarebbe superfluo. Il brasiliano un difensore attaccante. E poi Ramos è super, ha segnato più gol lui che gli attaccanti. Crescono bene i giovani Rodrigo e Vinicius. Poi ci sono le certezze. Come Modric, oppure De Vrij e altri all'Inter, dove c'è un allenatore molto bravo. Come lo è anche Zidane. Allenare queste squadre non è facile, devi solo vincere. Quando pareggi non va bene".