Ramón Calderón, membro della Junta Directiva del Real Madrid (2001-2006) e poi presidente delle merengues (2006-2009), ha parlato ai microfoni di TMW in vista del match di questa sera tra l'Inter e blancos.
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Real, l’ex presidente Calderon: “Con l’Inter risultato incerto. Nerazzurri solidi”
Le parole dell'ex presidente del club spagnolo per sempre legato all'ambiente e ancora primo tifoso dei blancos
Queste alcune delle sue considerazioni: "Non sarà facile per nessuna delle due, anche se è logico pensare che il Real possa essere il favorito visto il successo dell'andata e il fattore campo del ritorno. Inoltre, gli ultimi risultati hanno dimostrato che la nostra squadra vive un ottimo momento. Le vittorie contro dirette concorrenti in campionato come Siviglia e Real Sociedad hanno aiutato i giocatori a rafforzare la fiducia in loro stessi. Tuttavia, anche l'Inter sta dimostrando grande solidità. Negli ultimi incontri, con quattro vittorie consecutive in Serie A, ha segnato 10 gol e un importante 3-0 a Roma. Stasera mi aspetto quindi una partita equilibrata e dal risultato incerto".
Ci racconta un aneddoto su una delle sue tante trattative coi club italiani? Magari la cessione dell’ex Inter Ronaldo al Milan nel 2007…
"Fu un peccato dover vendere Ronaldo. I nostri tecnici consigliarono di farlo a dicembre e Adriano Galliani, che aveva già provato a ingaggiarlo nel giugno dello stesso anno, colse subito l'occasione. L’operazione Cannavaro-Emerson è stata più facile perché è avvenuta nella stagione in cui la Juve è stata sanzionata con la retrocessione: né il club bianconero poteva permettersi più quegli ingaggi né giocatori del loro livello erano disposti ad accettare di andare in Serie B".
Come vede oggi il campionato italiano? È sorpreso dai risultati della Juve senza Cristiano Ronaldo?
"La Serie A è sempre stata un campionato molto competitivo, con club che sono un punto di riferimento nel calcio mondiale e con tifoserie davvero appassionate. In questa stagione sembra che Milan e Inter siano le migliori candidate allo Scudetto e il Napoli non è da escludere. La Juve non è al meglio, ma è sempre una squadra da tenere in considerazione. Senza dubbio la partenza di Cristiano non l'ha favorita. CR7 è un giocatore che dà moltissimo alla compagine per cui gioca. Non solo per i gol che segna, ma anche per il suo spirito competitivo che contagia i compagni".
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