La figlia di Beppe Baresi, Regina, è il capitano dell'Inter Femminile. Intervistata dal Corriere della Sera, la calciatrice ha parlato dei pregiudizi riguardo al calcio giocato dalle donne, ma anche della sua carriera e del rapporto con l'Inter:
ultimora
Regina Baresi: “Dal prossimo anno saremo parte intergrante dell’Inter. Papà Beppe…”
La figlia dell'ex calciatore e allenatore dell'Inter ha parlato dell'Inter Femminile che entrerà presto a far parte della società nerazzurra
CALCIO - «I miei genitori hanno fatto di tutti per indirizzarmi verso altri sport. Da bambina ho giocato tanto a pallavolo e soprattutto a tennis. Quando, dopo quattro anni, hanno visto che raccoglievo le palline coi piedi hanno capito che il calcio può essere una fede anche per una ragazza. Temevano che mi sarei gonfiata la gambe, rovinata il fisico. Avevano paura che sarei diventata un maschiaccio. Ma quella è una questione di approccio alle cose. Succede anche se non fai sport».
ICONA - «Più che icona del calcio femminile mi piace essere considerata un megafono per le quote rosa di questo sport. Grazie al cognome che porto spero di poter convincere la gente che il calcio è bello anche se giocato da una donna. Anzi a volte è anche più puro, meno schiavo di schemi e numeri».
IRONIE - «In casa i palloni non sono mai mancati. Alle elementari giocavo con i maschi senza problemi. Però mi accorgo, soprattutto in tv, dei sorrisini di qualche calciatore o allenatore prima di rispondere alle mie domande».
INTER - «Dell’Inter portiamo le divise e abbiamo il sostegno dell’ambiente neroazzurro anche se non facciamo ancora parte a tutti gli effetti della società. Fra un anno dovremmo diventarne parte integrante».
JUVE/FIORENTINA - «Le due realtà migliori in Italia sono Fiorentina e Juventus. Siamo comunque molto indietro rispetto a paesi come Stati Uniti, Germania o Francia dove il calcio femminile è molto popolare».
BEPPE - «Mi dà i consigli migliori su come allenarmi. Con zio Franco invece non parlo di calcio, ma non ha mai avuto dubbi sulla mia attività di calciatrice. Mi piacerebbe arrivare in Nazionale. Ma è dura, le ragazze della Serie A si allenano tutti i giorni e fisicamente sono molto avanti. In tv mi piacerebbe condurre un programma di calcio per bambini. Nella vita mi vedo mamma».
(Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA