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Intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, Reginaldo, ex calciatore, ha parlato così di Antonio Conte: "Lui è uno che ti fa lavorare tanto ma le partite le fai con le “sigarette in bocca” perché in partita hai le gambe libere. Ricordo che eravamo in ritiro punitivo a Messina, e io feci 24h di volo dal Brasile per tornare in Italia e non mi aspettavo di dover fatto subito tutto il lavoro tosto, e mi ero presentato comunque già allenato in Brasile. Mi aspettavo un lavoro più leggero ma lui invece mi fece fare blocchi ulteriori per raggiungere la soglia degli allenamenti.
Protestai e Conte mi mandò subito sotto la doccia ed io non lo volevo vedere più, poi Perinetti e Faggiano riuscirono a farmi ragionare e ricucimmo lo strappo. L’anno dopo lo incontrai come avversario quando era alla Juventus e ci salutammo con affetto e mi diede anche tantissimi consigli, perché come persona è eccezionale e devo dire che se a quarant’anni gioco ancora lo devo alla mentalità che mi ha insegnato”.
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