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"A distanza di quasi un decennio, l’Unione europea ha dato ragione al francese, respingendo la richiesta di risarcimento del club russo, stabilendo perciò che le norme della Fifa sono in contrasto con la libera circolazione dei lavoratori sancita dal trattato fondamentale dell’Ue".
"La Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori, esulta: «La sentenza cambierà l’orizzonte del calcio mondiale. La Corte di giustizia europea ha affermato che il calcolo dell’indennizzo dovuto da un giocatore che recede dal contratto senza giusta causa e la responsabilità della società interessata al calciatore di rispondere in solido dell’indennizzo non possono essere giustificati. Le clausole dell’articolo 17 del regolamento Fifa hanno scoraggiato numerosi giocatori dal rescindere unilateralmente il loro contratto e cercare un nuovo impiego». L’avvocato di Diarra, Jean Louis Dupont, commenta: «Dopo la Superlega, una nuova censura alle azioni illegali della Fifa»".
(Corriere della Sera)
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