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La nazionale argentina fatica ad uscire dalla crisi e dopo il pareggio con il Venezuela (la Cenerentola del Sudamerica) la strada sembra tutta in salita. Eppure la qualità in campo non manca, soprattutto in attacco. Scrive Repubblica: "A Buenos Aires finisce 1-1, nonostante Messi, Dybala, Icardi e Di Maria (che però si infortuna nel primo tempo) la rete albiceleste arriva su autogol, Icardi ha un paio d’occasioni e le spreca, Messi dà l’anima e tocca mille palloni sfiancandosi ma non è efficace, Dybala gira al largo, gli innesti finali e forse scaramantici di Benedetto e Pastore non danno frutti, insomma l’Argentina tutta sprofonda nel caos."
Il rischio è quello temuto e terribile di non riuscire a partecipare al Mondiale. Cosa non funziona in questa Argentina? "Nonostante Messi e alcuni dei più celebrati attaccanti al mondo, in 16 partite ha segnato solo 16 volte (mai così poco nella storia), non segna su azione da 367 minuti e in questo cammino verso il Mondiale ha già cambiato tre allenatori. È un’Argentina che paga la mancanza di qualità a centrocampo (rivisto quel furbastro di Banega, amicissimo di Messi, in cabina di regia) così i suoi celebrati attaccanti stentano (Messi 4 gol finora, Pratto 2, Higuain 1, nessuna rete per Icardi, Dybala, Agüero, Correa e Benedetto), qualcuno parla di giocatori sempre più intasati dall’ansia quando giocano in nazionale, e intanto Messi è il solito capro."
(Repubblica)
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