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Servono settimane, forse mesi per abituarsi, ma si può già tranquillamente ammettere che con l'introduzione del VAR stiamo assistendo a un campionato con molte meno polemiche. I giocatori accettano senza discutere o quasi le decisioni del video, anche se questo significa prendere atto di una scelta a proprio svantaggio. Lo abbiamo visto più volte in queste prime giornate di Serie A, giornate in cui il numero dei rigori è aumentato molto rispetto all'anno scorso:
"L'area di rigore non è diventata più larga, e i difensori non sono improvvisamente più sbadati. Sono i rigori a essere cambiati: nell’epoca della moviola in campo ce ne sono di più “televisivi”. Basta pensare a quello concesso da Di Bello all’Inter con il Bologna: un difensore scivola, tocca con la mano la caviglia dell’attaccante. Sembra di sentirla la voce del commentatore in tv: «Il tocco c’è». Oggi è sufficiente per mandare una punta sul dischetto. Le prime 5 giornate di Var, in serie A, hanno prodotto un aumento esponenziale dei tiri dagli 11 metri. Da quello di Farias alla prima giornata all’ultimo di Jorginho, domenica sera, il conto dice che sono 22 quelli calciati: 7 in più di un anno fa, mai così tanti negli ultimi 5 anni, mentre negli ultimi 15 anni soltanto una volta se ne erano tirati di più (23)".
(Fonte: la Repubblica)
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