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Repubblica: «Cori razzisti a Balotelli, l’Inter non ci sta e ricorda…»

Settantamila euro complessivi di multa, la diffida del campo, due squalifiche e due ammonizioni. Queste le conseguenze bipartisan del derby sulle decisioni prese ieri dal giudice sportivo. Il provvedimento più duro di Gianpaolo Tosel è nei...

Lorenzo Roca

Settantamila euro complessivi di multa, la diffida del campo, due squalifiche e due ammonizioni. Queste le conseguenze bipartisan del derby sulle decisioni prese ieri dal giudice sportivo. Il provvedimento più duro di Gianpaolo Tosel è nei confronti dell’Inter: 50.000 euro per i “buu” indirizzati a Balotelli e Muntari e messi a referto dagli ispettori federali, gli striscioni nei confronti del centravanti azzurro e i raggi laser puntati contro il giocatore. Dopo i 15.000 di ammenda rimediati dall’Inter per i cori razzisti della curva contro Balotelli durante la partita con il Chievo, è scattata anche la diffida che porterà alla squalifica di San Siro solo in caso di un altro comportamento scorretto particolarmente grave. Punito anche il Milan con 10.000 euro per alcuni striscioni sull’intervento al cuore di Cassano. Stessa somma comminata a Balotelli per il gesto indirizzato al primo anello rosso a fine partita: “un plateale gesto insultante”, come lo definisce il giudice sportivo, con le mani sulle “parti basse” per reagire agli insulti che lo accompagnavano verso gli spogliatoi. Completano il quadro l’ammonizione con diffida al vice allenatore rossonero Tassotti, espulso per proteste verso l’arbitro, e le squalifiche di Ranocchia e Mexes. In corso Vittorio Emanuele si fa notare che nemmeno il Milan aveva protestato più di tanto per l’atteggiamento dei tifosi nerazzurri contro Balotelli. E pochi allo stadio avevano percepito i “buu” messi a referto dagli 007 di via Allegri. In casa Inter si ricorda che si erano lasciati correre comportamenti analoghi se non peggiori quando Balotelli vestiva la maglia nerazzurra. E, in materia di accoglienze feroci riservate ai grandi ex, tornano alla mente i 90’ di insulti continui per Leonardo, passato dalla panchina del Milan a quella dell’Inter, nel derby dell’aprile 2011. Nonostante l’appello del club alla vigilia, però, qualche rigurgito razzista ha comunque trovato spazio sugli spalti. E ora l’Inter spera che non ci siano altre repliche di questi fenomeni incivili.