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Il derby dei 4 milioni di incasso ne sottende altri 50 dalla prossima Champions. L’ Inter ha 7 punti di vantaggio sul Milan e deve evitare che stasera si assottiglino a 4. Tre mesi fa esatti festeggiava il 5-0 al Chievo e il primo posto, lo stesso giorno di Benevento-Milan 2-2, debutto di Gattuso con beffa finale del portiere Brignoli goleador e Milan a -18. Nelle successive 11 giornate Gattuso ha rosicchiato 11 punti e Ancelotti spiega che non c’è nulla di casuale: «Rino ha sempre avuto una qualità: la testa, che va molto veloce».
Ieri la velocità di pensiero ha spinto l’allenatore del Milan a demolire le apparenze e a ricordare che a dicembre in Coppa Italia i ruoli erano invertiti: «Essere i favoriti, in un derby, è pericoloso: noi eravamo alla canna del gas e ci risollevammo. Pretendo umiltà e nessun alibi per la stanchezza della semifinale di Coppa Italia con la Lazio: loro possono sbagliare, noi no. Ci giochiamo tutto. Mi fa paura Spalletti, per la preparazione e la grande esperienza». Replica del collega interista, in tono: «Non c’è più tempo, è il momento di prendersi le responsabilità e di andare in Champions, gli alti e bassi sono vietati. Gattuso ha portato entusiasmo e carica emotiva. Sul derby dovrei imparare io da lui, che li giocava davvero ad altissimi livelli. Io ero scarsino».
Secondo la Repubblicail derby cinese non fa più notizia: i dubbi sulle rispettive situazioni finanziarie scatenano reazioni, l’ultima di Spalletti: «Nel nostro club c’è molto più ordine di quanto si pensi e si scriva». YonghongLi, il presidente del Milan, sarà in tribuna e nelle prossime ore a Londra, dove si gioca la partita del rifinanziamento del debito col Fondo Elliott, indispensabile per rassicurare l’Uefae per programmare senza ansia il mercato, con Gattuso pronto a respingere l’assalto di Raiola a Donnarumma e Bonaventura: «Il Milan è la storia del calcio». Torna Icardi. Ballottaggi: Cutrone-Kalinic (se gioca il primo, sarà lo stesso Milan per la terza volta di fila) e Brozovic-Rafinha.
(Fonte: Enrico Currò, Andrea Sorrentino, la Repubblica 4/3/18)
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