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E’ fuori dubbio che, closing o meno dei rossoneri, questo sia il primo derby cinese. Non che Pechino in occasione della partitissima si sia apparecchiata per chi sa quali follie: il fuso, del resto, non aiuta, e bisogna avere una fede davvero fuori ordinanza per mettersi davanti al fuori orario, alle 3.45 del mattino di lunedì. Perfino l’Inter Club di Dawanglu, una delle rarissime ridotte del tifo nerazzurro in città, a quell’ora avrà abbassato la saracinesca: festeggerà, beato ottimismo, lunedì sera. Ma in fondo non è quella la mobilitazione che conta. Siamo o non siamo nella patria della vita online che in Cina scorre molto più intensa che nei nostri Facebook e Twitter? E allora sul web il derby l’ha già vinto la squadra di Montella: 930mila fan contro gli 844mila di Icardi & compagni. Messi insieme, fanno più di tutti gli abitanti di Milano. E sono anche questi numeri giganteschi, sullo sfondo dei 300 milioni di cinesi tifosi del calcio, ad avere attirato sul pallone l’attenzione di imprenditori come Zhang Jindong, il 53enne fondatore di Suning che per 270 milioni di euro s’è preso il 70 per cento dell’Inter.
(Repubblica)
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