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Repubblica ed.Firenze – Con Cuadrado alla (ri)conquista del Franchi. Montella…

Francesco Parrone

Due opposti che si attraggono. Fiorentina e Inter. Mazzarri e Montella. Difficile pensare a realtà più diverse. Una proprietà indonesiana contro il made in Italy più spinto, un amante del calcio offensivo contro il massimo esponente del...

Due opposti che si attraggono. Fiorentina e Inter. Mazzarri e Montella. Difficile pensare a realtà più diverse. Una proprietà indonesiana contro il made in Italy più spinto, un amante del calcio offensivo contro il massimo esponente del contropiede 2.0. Eppure, quella di stasera, è una sfida tra due squadre che vivono momenti simili. Qualche nervosismo di troppo, un rapporto con la propria tifoseria non proprio idilliaco (vale soprattutto per Mazzarri) e una gran voglia di vincere. Vincenzino, in particolare, vuol far pace col Franchi. La gente aspetta dal 6 aprile scorso. Era Fiorentina-Udinese, finì 2-1, ed è stata l’ultima vittoria in campionato tra le mura amiche. Non solo. Quest’anno infatti, in Serie A, in casa, i viola non hanno ancora segnato. «Da fastidio — ha ammesso Vincenzino — il risultato davanti ai nostri tifosi ci manca ma chissà... questa potrebbe essere l’occasione giusta». E pazienza se, da quando è arrivato a Firenze, non è mai riuscito a battereil suo vecchio “amico” Walter. I due si stimano (stimavano?), ma l’anno scorso c’è stato più di un attrito. Questione di complimenti e fatturati, risultati e monte ingaggi. «Non l’ho più sentito — ha glissato Montella — perché ho cambiato numero». Si ritroveranno stasera, per un faccia a faccia che vale moltissimo. Inutile girarci attorno. Fiorentina-Inter è uno scontro diretto. «È vero, sono nostri concorrenti, così come Milan, Lazio e Napoli». 

Stavolta, Montella, non si nasconde. Sa bene quanto sarebbe importante chiudere questo primo ciclo con i tre punti. Intanto per la classifica. Con una vittoria Borja e compagni supererebbero i nerazzurri. È presto, vero, siamo solo all’inizio, verissimo, ma dopo le polemiche di questo (strano) avvio di stagione sarebbe come rimettere tutto a posto. Poi ci sarà la sosta. Tornerà Gomez, recupererà Richards, magari si vedrà anche Marin. Occhio però. Dall’altra parte c’è (appunto) un volpone. Uno che, già ieri, ha attaccato a testa bassa tutto e tutti. Mazzarri è fatto così. I tifosi dell’Inter lo fischiano? «Colpa dei giornalisti», risponde. E ancora. «I ragazzi sono con me, ma siamo soli contro tutti». La vecchia storia del fortino. Crearsi dei nemici o esasperare il clima per caricare i calciatori. Montella lo sa bene. «E infatti non mi fido». Del resto basta guardare la formazione dell’Inter per rendersi conto del pericolo. «Hanno tanti calciatori di primo livello». Come Cuadrado. Già. Ma come sta? Non benissimo: «Non si è mai allenato», diceva ieri il tecnico. In effetti il dolore al tendine rotuleo continua a tormentarlo, ma non abbastanza da tenerlo fuori. JC11 vuole esserci a tutti i costi, anche per zittire chi ha parlato di “infortunio diplomatico”. Al suo fianco, Babacar. A loro due, ma non solo, il compito di rompere l’incantesimo Artemio Franchi. Uno stadio che, stasera, sarà vestito a festa (oltre 30 mila spettatori) per spingere la Fiorentina alla vittoria, magari sotto gli occhi di Diego Della Valle che potrebbe essere in tribuna.