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L'Europa League parte stasera, da molti snobbata o presa sotto gamba, è pur sempre una competizione continentale di prestigio che però vede premi molto bassi, come ricorda La Repubblica: «D’accordo, è la coppetta di riserva. Il vincitore dell’Europa League incasserà 9,9 milioni, una miseria se paragonata agli almeno 50 di chi si aggiudica la Champions. Ma è pur sempre una competizione internazionale, un’italiana non la vince dal ‘99 (Parma) e anche per il rendimento ridicolo in questa coppa l’Italia ha perso posizioni nel ranking Uefa. Ci riprovano in quattro, e con diversi stati d’animo. L’Inter aggredisce l’Europa con buon vento alle spalle (16 gol a 0 nella prime 4 gare ufficiali) e con l’ambizione di arrivare lontano, perché Thohir lo vuole: bisogna rilanciare l’immagine del club. Si gioca nella sicura Kiev contro il Dnipro, in un girone non certo improbo: le altre sono il St. Etienne e gli azeri del Qarabag».
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