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Repubblica – Esistono due Inter. Il Barella di Champions è un calciatore totale

Marco Astori

Il microscopio non è lo strumento giusto per analizzare cose enormi, e questa la è: esistono due Inter

"Sarebbe bello veder giocare la feroce Inter di Coppa contro la smarrita Inter di campionato". Apre così il focus di Repubblica all'indomani della grandissima vittoria dell'Inter sul Benfica nell'andata dei quarti di finale di Champions League. I nerazzurri si portano in una situazione di grande vantaggio in vista del ritorno con una prestazione splendida: "Assistere al Barella di Champions, giocatore totale, che si prende gioco del Barella della Serie A, lamentoso e nervosetto. E avanti così, ruolo per ruolo.

Quando il calendario del calcio era una cosa semplice, con il campionato la domenica pomeriggio e le coppe in settimana la sera, le squadre così si chiamavano belle di notte, e la si chiudeva lì. Adesso che di semplice nel pallone non c’è più niente, e il fatalismo è stato rimpiazzato dall’analisi al microscopio, ci si arrovella per capire il perché della differenza fra la squadra che non riesce a fare punti con Empoli e Bologna e quella che doma con fierezza Barcellona, Porto e adesso Benfica.

Evidentemente, il microscopio non è lo strumento giusto per analizzare cose enormi, e questa la è: esistono due Inter. Alla vigilia Simone Inzaghi ha dato tre parole chiave, come in brain storming per il lancio di una campagna pubblicitaria: insieme, cuore, testa. I giocatori le hanno tradotte in fatti, vincendo 2-0 contro il Benfica primo in Liga portoghese, imbattuto in casa da 13 partite, sulla carta uno squadrone, e prenotando un posto in semifinale contro chi vincerà fra Milan e Napoli", si legge.