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Repubblica: “FPF, sanzioni a maggio. Ecco le promesse di ET, rischio è…”

Oggi tiene banco la visita interista alla commissione per il controllo Uefa del Financial Fair Play in quel di Nyon, terra elvetica. La Repubblica commenta: «Come una cena di gala, le coppe europee impongono un dress code rigidissimo. Quello...

Lorenzo Roca

Oggi tiene banco la visita interista alla commissione per il controllo Uefa del Financial Fair Play in quel di Nyon, terra elvetica. La Repubblica commenta: «Come una cena di gala, le coppe europee impongono un dress code rigidissimo. Quello di Roma e Inter, sedute quest’anno per la prima volta da anni al tavolo di Champions e Europa League, ha però convinto poco l’organo di controllo dell’Uefa. Questione di numeri: quelli del bilancio dei due club stonano fin troppo con i parametri imposti dal financial fair play. Per questo a Nyon, insieme alle altre indisciplinate di tutta Europa, dal Liverpool al Monaco, sfilano in queste ore con i libri contabili sotto braccio anche Pallotta e Erick Thohir. Oltre 60 milioni di «rosso» il primo, quasi 200 il secondo, altro che i 45 previsti dalle norme. Numeri in gran parte ereditati dalle gestioni Sensi e Moratti, ma che impongono il monitoraggio. E il probabile rinvio alla commissione disciplinare.

Entro maggio le eventuali sanzioni: dalla semplice multa alla riduzione dei giocatori nella lista Uefa e fino alla limitazione delle spese sul mercato. L’Inter presenterà un piano quinquennale di aumento dei ricavi, per ridurre il rosso dell’ultimo bilancio da 87 milioni a 55 già entro dodici mesi.

L’indonesiano sarà ricevuto insieme al dg Fassone, all’ad Bolingbroke e Williamson. Dopo i vari tagli (da 160 a 70 milioni gli ingaggi), l’obiettivo è risanare con la valorizzazione del marchio sui mercati extraeuropei, il rilancio del settore giovanile, spesa virtuosa come gli investimenti per Pinetina e San Siro. Difficile basti a evitare un’ammenda, ma il rischio è la riduzione di 1-2 giocatori nella lista Uefa.