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La Repubblica fa il suo commento sul match tra Bologna e Inter: "E' un filo che lega questo ragazzone ventenne che ora solleva le braccia al cielo, e cioè Gabriel Barbosa Almeida - meglio noto con l’esagerato Gabigol - addirittura a Ronaldo. Il Fenomeno. Innanzitutto Gabigol ne è un ammiratore - anche se quando Ronaldo arrivò all’Inter lui aveva un anno e appena 15 quando Ronie smise di giocare - ma per uno di quei misteri buffi il 14 settembre ’97 Ronaldo segnò al Bologna il primo gol italiano. Proprio come è capitato adesso a Gabi. Anche se non proprio a settembre ma a febbraio, e cioè dopo sei mesi di eclissi totale. Trenta milioni spesi da Suning, Thohir e compagnia su consiglio dei super pagati esperti Kia Joorabchian e Wagner Ribeiro. Quest’ultimo - per inciso anche procuratore di Neymar - era pure esploso un paio di mesi fa, quando si rese conto che il ragazzo era ormai marchiato a fuoco come “bidone”: «L’Inter lo ha umiliato tre volte: fisica, morale e psicologica!». Non è che Pioli si sia spaventato più di tanto, sempre in panchina lo ha tenuto. Tanto che fino a ieri, fino a prima del gol, Gabi era costato addirittura 260mila euro a minuto. Un po’ caro.
Il primo attesissimo gol, in pigiamino Sprite, è arrivato dunque a scacciare almeno per un po’ l’incubo. Gabigol è stato il jolly che Pioli si è giocato in una partita impaludata verso lo 0-0. Tirate fuori le controfigure di Candreva e Palacio l’allenatore ex Bologna ha buttato dentro Banega e Gabigol che sette minuti dopo avrebbero inventato e risolto una partita chiave. L’Inter senza Icardi annaspa un po’ ma quel che è importante è che vince lo stesso e che può perfino pensare alla Champions: solo la Juve le ha rovinato l’en plein di 10 vittorie su 10 partite. Il risultato in ogni caso parla chiaro: l’Inter è la squadra che ha segnato più gol negli ultimi 15’ (13), il Bologna è quella che ne ha presi di più (15, con 13 punti persi). «Si va bene, dobbiamo lavorare di più sugli altri 80» ha detto Donadoni glissando. Intanto però l’incubo del Bologna prosegue: dopo gli schiaffi di Napoli (7 gol) e Milan (in 9), il ko con la Samp con rigore fasullo («Rigore è quando arbitro inventa» hanno scritto i tifosi), ce ne è un altro, di rigore, che fa arrabbiare: Eder sugli stinchi di Dzemaili. «L’arbitro era lì, siamo penalizzati da errori e fattori esterni» si è lamentato Donadoni. L’Inter, dopo la bufera Juve-Agnelli-Rizzoli, ha fatto spallucce e incassato. Amarezza per il Bologna, applausi per Gabigol. Che l’Inter ha strappato a forza di milioni - troppi, ce ne sono anche 3 all’anno di stipendio - alla Juve, al Manchester Utd, a mezza Europa.
Il ragazzo, medaglia olimpica al collo, era arrivato dal Santos alla Pinetina debole e impreparato, affrontando il percorso con sofferenza, aiutato dalla fede in Dio. Che adesso infatti ringrazia. Ora appare più grosso e muscolato, ben incorniciato dalla sua barba. Già da mesi su di lui si sentivano battute feroci. La migliore ha il copyright del comico Massimo Bagnato: “In campo anche i suoi fratelli: Gabipalo, Gabifuori e Gabiliscio”. «Sono felice e ringrazio società, compagni e i tifosi. Pagherò una carbonara a tutti» ha detto il brasiliano, con le idee ancora un po’ confuse".
(Fonte: Fabrizio Bocca, la Repubblica 20/02/17)
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