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Repubblica – Gli infortuni non danno tregua a Strama. Lui minimizza…

«Posso sempre mandare in attacco Ranocchia», scherza Stramaccioni, alla vigilia della partita di questa sera con l’Atalanta a San Siro, per esorcizzare gli infortuni che hanno decimato il reparto offensivo, ora ridotto ai soli Cassano e...

Francesco Parrone

«Posso sempre mandare in attacco Ranocchia», scherza Stramaccioni, alla vigilia della partita di questa sera con l’Atalanta a San Siro, per esorcizzare gli infortuni che hanno decimato il reparto offensivo, ora ridotto ai soli Cassano e Rocchi dopo che anche

Palacio ha alzato bandiera bianca unendosi al connazionale Milito. «La diagnosi ufficiale dell’Inter parla chiaro. Non può giocare con la Roma in Coppa Italia. Da un problema muscolare così non si può recuperare in breve tempo. Così si illudono i tifosi, come è stato fatto con le voci su un possibile ritorno di Mourinho».

Ma l’allenatore vuole ridurre al massimo la sensazione di una smobilitazione dopo il ko del giocatore più in forma: «Siamoin una situazione di emergenza, ma non voglio sentire intorno a me questa atmosfera di “vabbé, dai, è finita”. Mancanoancora tante gare e io non mollo niente. Se vinciamo con l’Atalanta, complici gli scontri diretti, ce la possiamo fare per ilterzo posto. Voglio vedere questa rabbia in campo».

Ma gli infortuni continuano a non dare tregua: Stankovic è fuori per l’influenza, Jonathan non è stato convocato per unabotta al ginocchio e anche il giovane Belloni, che avrebbe potuto rimpolpare l’attacco, si è fatto male ieri nel derby Primavera.L’Atalanta scenderà in campo per onorare la memoria del suo ex presidente Ivan Ruggeri, scomparso ieri mattina dopo oltre cinque anni in coma (tutte le squadre di Serie A giocheranno col lutto al braccio): «Il primo pensiero di un risultato positivo sarà per lui», dice il tecnico dei bergamaschi, Stefano ColantuonoRuggeri era stato ciclista di buon livello, poi imprenditoreed era entrato nell’Atalanta nel 1977.

Negli ultimi anni della sua gestione si era anche schierato coraggiosamente contro gli ultrà. Ieri l’Inter ha invece incontrato i responsabili della Questura di Milano, su iniziativa di Massimo Moratti. Il club, rappresentato dal vice-direttore generale Stefano Filucchi, ha offerto la massima collaborazione per arrivare all’individuazione di quei tifosi responsabili dei “buu” razzisti che sono costati oltre 50.000 euro di multa alla società nelle ultime settimane (nonché l’apertura di un’indagine Uefa per gli ululati ad Adebayor in Europa League).

«Sono pochi, ma anche fosse uno è giusto intervenire», spiega la società nerazzurra che chiederà agli steward di intensificare i controlli e aiuterà nell’individuazione dei colpevoli tramite le 150 telecamere dell’impianto di videosorveglianza di San Siro. I razzisti rischiano un Daspo ma anche un processo penale simile a quello contro i sei ultrà della Pro Patria a Busto Arzisio.