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Erick Thohir nel weekend diventerà ufficialmente proprietario dell’Inter, primo indonesiano e dunque primo asiatico a capo di un club italiano. È giunto finalmente il giorno del passaggio di consegne, di cui ormai si sa già tutto e da settimane: La Repubblica riepiloga così: «L'assemblea dei soci convocata all’hotel Melià sarà chiamata a deliberare l’aumento di capitale riservato a International Sports Capital, la holding formata da Thohir e dai suoi soci Rosan Roeslani e Handy Soedetjo, che entrerà in possesso del 70% delle azioni; poi ci sarà la nomina del nuovo cda e del presidente. Si sa che l’ad del futuro cda sarà l’americano Thomas Shreve, che il cda sarà composto da otto membri, cinque in quota ai nuovi proprietari e tre alla famiglia Moratti: fino a oggi, i tre designati sarebbero Angelomario Moratti, detto Mao, Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto di Four Partners, il che esclude Massimo Moratti dalla possibilità di rimanere presidente, anche se si dice che Thohir avrebbe chiesto all’ormai ex proprietario di ricoprire la carica presidenziale almeno per un anno. Il nodo è nelle deleghe operative: senza deleghe, Moratti non ha intenzione di svolgere alcun compito, anche perché si ritroverebbe nell’antipatica situazione di fare il presidente in casa d’altri, e proprio nella casa che fu sua, per giunta senza poteri. Comunque di questo e di altro si discuterà negli incontri che si svolgeranno oggi a Milano. Nel frattempo da alcune settimane un battaglione di legali e commercialisti ha scandagliato conti e contratti del club, pare non ricavandone enormi motivi di entusiasmo, anzi».
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