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Repubblica oggi dedica ampio spazio alla differenza tra numeri rilevati relativi alle presenze di tifosi di Inter e Milan allo stadio Meazza: «La questione scabrosa riguarda dunque gli sponsor, sempre più sedotti dagli stadi pieni di Bundesliga e Premier League: dichiarare una media spettatori intorno ai 40 mila non serve a fronteggiare le grandi d’Europa con fatturati da capogiro, ma aiuta a sostenere la concorrenza di club come il Borussia Dortmund (36 milioni di spettatori negli ultimi 52 anni, 80 mila la media degli ultimi 5) o il Liverpool (ridurrà i prezzi nel 64% dei posti ad Anfield Road). Certo è che, alla luce del terzo censimento vero sul pubblico di San Siro e delle relative incongruenze, non sembrano un esempio di trasparenza le parole di Beretta, presidente della Lega di serie A. Alla fine del girone d’andata, alla Domenica Sportiva, descrisse agli ignari telespettatori un campionato da favola: «Riscontriamo un’ottima tenuta e crescita del pubblico negli stadi». Dovrà rivedere un po’ i conti. Sperando che i fantasmi siano soltanto a San Siro e non anche in qualche altro stadio, dove i tornelli elettronici, introdotti nel 2007 per fronteggiare la violenza, possono raccontare una verità più scomoda».
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