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Di Icardi e del suo festeggiamento pigro dopo i gol parla Repubblica: «Certamente più di quei colleghi che come celebrare il gol lo decidono nello spogliatoio con il compagno più creativo (ma meno prolifico nell’area avversaria), meno però di chi aspetta che sia la consorte a chiedergli una dedica speciale. Uno stakanovista dell’esultanza era l’ex juventino Mirko Vucinic: lui insieme all’agente Alessandro Lucci studiava, provandole poi personalmente, esultanze che lo rendessero unico, dal taglio della gola in stile wrestling alle braccia larghe come a dire «guarda che ho fatto»: il brand Vucinic dell’esultanza, utile per questioni di marketing. Chissà che ne penserebbe quel centravanti del Bahia dei primi anni Duemila, costretto dopo ogni gol a fingere di telefonare da una finta cabina telefonica a bordo campo: colpa di un contratto pubblicitario rimediato dal procuratore per fargli guadagnare qualche reais in più».
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