Con i suoi 18 gol stagionali, Mauro Icardi rimane e rimarrà uno dei centravanti più desiderati d'Europa. Nonostante le smentite sulla voce di un suo passaggio al Real Madrid, il capitano dell'Inter rimane realmente un obiettivo delle merengues. Difficile rimangano sia Cristiano Ronaldo sia Benzema, lo stesso Gareth Bale è tentato dal ritorno in Inghilterra, insomma si liberano caselle in attacco. I romantici lascino ogni speranza di resistenze risorgimentali dell’Inter o di Icardi all’eventuale ratto, perché il Madrid è il Madrid per ogni giocatore, e gli oltre 100 milioni che Florentino Perez verserebbe faranno comodissimo al club nerazzurro, visto che si sono ben comprese le strategie di Suning, ormai. Tra l’altro la clausola di Icardi da 110 milioni vale per l’estero dal 30 giugno al 15 luglio: prima o dopo la trattativa è libera e potrebbe far lievitare la cifra, sperano all’Inter. Il Madrid ha fretta di muoversi, anche per rispondere alle offensive del Barcellona che non si fermerà a Coutinho, anzi ha già messo in cantiere l’operazione-Griezmann provando a bruciare il Manchester United.
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Le merengues hanno nel centravanti dell'Inter un obiettivo concreto e proveranno a strapparlo ai nerazzurri
Sono giorni di grande nervosismo a Madrid, dopo che la squadra è piombata a -16 dal Barça nella Liga, e a nulla vale il fatto che sia la squadra campione in carica di tutto (di Spagna da una stagione, d’Europa e del mondo da due) o che in fondo abbia vinto solo sei volte la Liga negli ultimi vent’anni. Se il Real va male, la regola è che sulla graticola vada l’allenatore, e Zidane non fa eccezione: lo accusano di far giocare sempre gli stessi, di non fidarsi delle seconde linee, avrebbe anche sedato una piccola rivolta degli esclusi dopo un’ora di confronto nello spogliatoio. Chissà se andrà d’accordo con Maurito, Zidane, o meglio: ci andrebbe d’accordo di sicuro, ma chissà se sarà il suo allenatore. Andasse male l’ottavo di finale di Champions col Psg, il futuro di Zizou sarebbe senz’altro a rischio, perché al Madrid va così, altrimenti non sarebbe il club più importante al mondo.
(La Repubblica)
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