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Repubblica – Il Mondiale svaluta gli Azzurri. Cerci, Balotelli e Candreva valgono…

Francesco Parrone

«Se avessimo saputo che finiva così, avremmo aspettato a comprare Immobile». A Dortmund, qualcuno si mangerà le mani: il flop Mondiale dell’Italia porta con sé una conseguenza quasi inevitabile, la svalutazione di massa. Gli azzurri ora...

«Se avessimo saputo che finiva così, avremmo aspettato a comprare Immobile». A Dortmund, qualcuno si mangerà le mani: il flop Mondiale dell’Italia porta con sé una conseguenza quasi inevitabile, la svalutazione di massa. Gli azzurri ora valgono meno sul mercato, e tra i primi a accorgersene sono i tedeschi che il centravanti lo avevano comprato in anticipo per 19,4 milioni. «Ora lo avremmo pagato meno». Ma Klopp, che ha puntato deciso sull’ex granata, non voleva rischiare di scatenare un’asta. E Immobile, nelle prime due uscite, ha avuto solo 17 minuti di visibilità.

L’immagine del talento svalutato allora è soprattutto Mario Balotelli. La lite conclusiva con Prandelli e i senatori, la bocciatura di Barbara Berlusconi («Non è indispensabile»), un silenzio inquietante dai club interessati. Prima di Italia-Uruguay il Milan contava di venderlo per 25-30 milioni. Oggi (colpa anche dell’ingaggio da 4 milioni) dovrebbeì accontentarsi di una ventina. E per Mario gli ultimi sondaggi arrivano da mercati periferici, come quello russo. Ma quello di Balotelli non è l’unico cartellino svalutato. Per tanti azzurri il Brasile doveva essere una vetrina. In fondo, «un Mondiale può generare un incremento o un decremento della valutazione che oscilla tra i 5 e i 10 milioni», spiega Alessandro Lucci, agente e mediatore internazionale.

«E un fallimento di squadra — aggiunge — incide anche sui singoli». Lotito era arrivato a valutare Candreva, gradito al Psg, 35 milioni. Ottenerne ora 18-20 sarebbe molto: la prima, splendida partita del centrocampista non è stata bissata col Costarica. Meglio tenerlo, allora. Difficilmente invece il Torino terrà Cerci, ma i 25 milioni chiesti a giugno andranno rivisti al ribasso: non a caso, si parla di una proposta della Roma da 12. E il criticatissimo Paletta? «Avesse fatto il titolare fino ai quarti — spiega un operatore di mercato — qualcuno poteva pensare anche di pagarlo 12-13 milioni. Ora invece vale quanto a gennaio», quando cioè il Parma ne chiedeva 6-7. Uno scenario che sostiene l’idea di Beppe Bozzo, agente tra gli altri di Antonio Cassano: «Il Mondiale non può sminuire il valore di un giocatore, non è che se perdi due palloni vali di meno. Ma può aumentarlo molto: Cuadrado non vale comunque meno di 30, ma ora può costare anche di più. Ci si svaluta molto solo con delle follie: un club compra anche l’immagine di un calciatore, normale che il Real si allontani da Suarez dopo il morso».

Poi ci sono Verratti e Darmian, nomi scritti in rosso nell’agenda Real di Ancelotti, che nonostante il fallimento collettivo valgono più di prima: la quotazione del terzino da gennaio era cresciuta del 50% (da 3 a 4,5 milioni), ora è raddoppiata. «Ma se un giocatore va male al Mondiale — giura Bozzo — dà quasi un vantaggio a chi lo vuole comprare: non si apre un’asta e si può spuntarla a condizioni più vantaggiose».