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Repubblica: «Il Tottenham non è il Catania e l’Inter…»

Imbarazzante differenza tra Tottenham e Inter ieri a White Hart Lane. La Repubblica riepiloga così: «Il Tottenham è una squadra oliata alla perfezione e di fronte un’Inter che fa ciò che può, ossia pochissimo: si difende e tenta qualche...

Lorenzo Roca

Imbarazzante differenza tra Tottenham e Inter ieri a White Hart Lane. La Repubblica riepiloga così: «Il Tottenham è una squadra oliata alla perfezione e di fronte un’Inter che fa ciò che può, ossia pochissimo: si difende e tenta qualche timido contrattacco, ma con Cassano manca ovviamente il furore nel pressing, mentre il tenero Kovacic naufraga all’istante.Non è solo muscoli, il Tottenham di Villas Boas (il portoghese avrà anche origini nobili, ma l’abbiamo sentito almeno venti volte richiamare i suoi con fischi da umanissimo pastore), ma anche tecnica e palla a terra, come evidenzia l’azione del 2-0:Ranocchia è lento in disimpegno, Bale ruba e in dieci secondi la palla passa da Lennon a Defoe a Dembelé, ancora a Lennon, cross basso, Defoe si sciroppa Ranocchia sul breve e calcia, respinge Handanovic, tap-in di Sigurdsson e buonanotte. Come a Catania, un’Inter tremebonda è sotto di due gol dopo neppure 20’. Solo che il Tottenham non è il Catania, si ferma per non infierire ma controlla la gara con una superiorità indiscutibile, e all’Inter lascia le briciole. Stramaccioni arretra Kovacic in un 4-1-4-1 che limita i danni. Ripresa con Palacio a sinistra a supporto di Cassano, ma gli Spurs decidono di accelerare un altro po’ e fanno il terzo, su corner: Cambiasso perde Vertonghen (già pericoloso nel primo tempo) e la capocciata inchioda la palla sul prato, poi schizza alle spalle di Handanovic. Arrivederci Europa».