Non si è ancora chiarita del tutto la posizione della Juventus sulla vicenda emersa qualche settimana fa relativa alle infiltrazioni 'ndranghetiste all'interno della curva bianconera. L'edizione odierna di Repubblica fa luce sulla questione e spiega i prossimi passi: "Per la Commissione Antimafia il ruolo della Juve nella vicenda delle infiltrazioni ‘ndranghetiste in curva e del bagarinaggio è un galleggiare nella terra di mezzo: non concorre nel reato, come ha spiegato la procura di Torino, ascoltata oggi. Ma non è nemmeno parte lesa, perché non ha subito danno dalla vicenda. Marco Di Lello, del Pd, presidente del comitato Mafia e Sport insieme a Angelo Attaguile (Lega), colloca il club in una «zona grigia su cui la Commissione ha il dovere di investigare». E per indagare saranno inevitabili altre audizioni. Che riguarderanno direttamente il club bianconero, magari anche il presidente Andrea Agnelli.
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Repubblica – Infiltrazioni ‘ndranghestiste in curva, la Juve era consapevole? Agnelli…
A breve la commissione potrebbe convocare Andrea Agnelli per chiarire la sua posizione
La proposta di convocarlo in commissione - lo confermano fonti dirette - verrà avanzata tra un paio di settimane in ufficio di presidenza: in dieci a decidere (con voto ponderato) per dire “sì” o no all’ascolto del numero uno del club bianconero. Che ha già “dribblato” l’audizione prevista in Federcalcio, facendo sapere al procuratore della federcalcio Pecoraro di preferire l’invio di una memoria, già recapitata negli uffici federali di via Campania. Più complicato sarebbe evitare l’eventuale convocazione a Palazzo San Macuto. Accertato l’utilizzo del bagarinaggio come forma di riciclaggio per sostenere le ‘ndrine calabresi, sta lavorando principalmente a un tema: erano consapevoli alla Juventus di ciò che avveniva in curva? Di certo, i pm hanno definito “molto marginale” il ruolo nella questione del presidente Agnelli. Due delle risposte, quelle a domande sull’eventuale coinvolgimento dei dirigenti bianconeri, sono comunque state secretate dal comitato «perché ci sono persone che possono essere interessate». Il 23 febbraio davanti a Di Lello e Attaguile comparirà anche il procuratore federale Pecoraro. Tra la seconda e la terza settimana di marzo, a elezioni concluse, toccherà poi ai vertici di Lega di serie A e B e della Figc".
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