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Repubblica – Inter, crollo preoccupante: anche Spalletti va in confusione. I numeri…

Matteo Pifferi

L'analisi di Repubblica sull'1-1 del Franchi

Il gol di Icardi aveva illuso l'Inter, quello di Simeone a tempo scaduto ha certificato il buon momento della Fiorentina - ottavo risultato utile consecutivo - e, di contro, il periodo sottotono dei nerazzurri che non sanno più vincere. Il gol di Icardi al 55’, suo decimo alla Fiorentina e numero 18 quest’anno, era sbucato da un gran nulla nerazzurro di quasi un’ora, un nulla fatto di palleggi senza fuoco e senza sugo anche con Joao Mario al posto di Candreva, mentre la Viola cercava vie impervie per il gol eppure ne trovava, nelle pieghe delle insicurezze interiste e dei cattivi piazzamenti dei suoi centrocampisti, solo che la mira era sempre sbagliata, e per cinque volte nel primo tempo, con Thereau e Simeone a farfalle.

SOFFERENZA INTER - Dopo l’1-0, Spalletti ha provato a portar via la vittoria pure nell’estrema sofferenza dell’organico: senza D’Ambrosio e Miranda dal via, poi è saltato Ranocchia, e a un certo punto si è vista un’Inter con tre terzini, due centrali di cui uno Santon, tre mediani più Icardi e Perisic, un catenaccione parzialmente rivisto con l’ingresso di Candreva per Cancelo, in un finale in cui da un lato Handanovic si superava su una rovesciata di Babacar, dall’altro Borja Valero e Candreva fallivano facili occasioni per il raddoppio. Così, una mischia via l’altra, arrivava il sacrosanto pareggio di Simeone, e per l’Inter fanno cinque partite in fila senza vittorie. L’amara verità per il club nerazzurro è che a ben guardare numeri e numerelli, forse converrà rivedere un po’ l’appassionata narrazione di questi ultimi mesi interisti, in cui un po’ tutti abbiamo parlato di rinascita, di resurrezioni, di nuova Inter e del gran lavoro di Spalletti, da noi definito sciamano e sacerdote di un gruppo che sembrava miracolato.

SPALLETTI IN CONFUSIONE - Per carità, per tre mesi il tecnico ha guidato il vascello con piglio sicuro, ma poi è andato in confusione anche lui, o comunque non ha trovato soluzioni al calo che poi è diventato un crollo, ora davvero preoccupante. Un anno fa, alla ventesima, l’Inter aveva avuto già quattro allenatori (Mancini, De Boer, Vecchi e Pioli) e in classifica era sesta, totalizzava 36 punti, frutto di 11 vittorie, 3 pari e 6 sconfitte, con 33 gol segnati e 23 incassati, Icardi aveva segnato 15 gol e Perisic 7. Quest’anno la posizione, fino a ieri sera, è ancora la terza, ma potenzialmente potrebbe essere la quinta in attesa dei recuperi di Roma e Lazio; i punti in più sono solo 6 della scorsa stagione, frutto di 12 vittorie, 5 pari e 2 sconfitte, i gol segnati sono 35 e quelli incassati 15, Icardi ha segnato 18 gol e Perisic 7. In sostanza, finora, con Spalletti è migliorata davvero solo la fase difensiva, da qui i gol incassati e dunque le sconfitte in meno. Il resto, proprio no. Allora benedetta sia la pausa, intanto ci riflettono su.

(Repubblica)