ultimora

Repubblica – Inter, il rischio è perdere tutto il lavoro fatto. Lautaro come Gabigol?

Francesco Parrone

"L’Inter che tutti hanno finora schizzato sulla lavagna è solo un’ipotesi di grande squadra. Tutti i nuovi rinforzi per ora sono mancati all’appello, ai nerazzurri manca il nerbo a centrocampo di un Nainggolan, e teoricamente anche la regia di un Modric, che certo farebbe qualcosa di più di Vecino, ma nessuno piange sull’occasione mancata. Piuttosto manca ancora all’appello Maurito Icardi, intimidito dalle marcature di Magnani e Ferrari, e reso innocuo dalla sua stessa scelleratezza a porta vuota. Il più deludente della truppa nerazzurra è stato El Toro Lautaro Martinez schierato da Spalletti a mò di trequartista e sparito dal campo per tutta la partita. Il giovanotto argentino su cui si concentrano tutte le attenzioni e le aspettative degli interisti è sospeso in una delicata situazione. Il cognome è molto comune e gli viene dal padre calciatore pure lui, il nome - Lautaro - è molto pretenzioso perché è quello di un antico e glorioso condottiero Mapuche che nel XVI secolo dalle parti del Chile fece strage degli spagnoli invasori morendo poi eroicamente in battaglia.

I suoi 21 anni (che festeggerà martedì) e la notevole cifra investita per strapparlo alla concorrenza dell’Atletico Madrid - 25 milioni pagati a rate al Racing Avellaneda con cui ha segnato 27 gol in un paio di stagioni di grande lancio - ricordano invece vagamente l’imbarazzante operazione Gabigol di due anni fa, per cui adesso nessuno si sbilancia più di tanto. E nonostante la sua breve carriera sia tutto un rincorrere i migliori nomi del calcio argentino - debuttò in campionato sostituendo Milito, in nazionale sostituendo Higuain, e già troppi dicono somigli ad Aguero - nessuno ci vede per ora qualcosa in più di una buona spalla per Icardi che, nonostante l’Inter dei grandi acquisti, resta sempre il pezzo da 90 della banda Spalletti. Numeri alla mano è il capocannoniere dello scorso anno (insieme a Immobile) e dunque l’anti Ronaldo per definizione. I due esclusi dall’improbabile Sampaoli nella disastrosa spedizione russa figurano adesso nella lista del nuovo ct, Lionel Scaloni. Una bella pezza d’appoggio per l’esuberante Spalletti e la sua Inter dal corpo croato e dalla testa argentina. Solo che questa è tutta teoria: la partenza è stata sbagliata, e la ripartenza, a quanto sembra, pure".

"(Fonte: Fabrizio Bocca, la Repubblica 20/8/18)

tutte le notizie di

Potresti esserti perso