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Ieri in conferenza stampa Luciano Spalletti ha ricordato come l'Inter debba ancora perfezionare la ricerca del bel gioco. Finora, secondo Repubblica, la qualità del gioco mostrata dagli interisti sarebbe stata bassina. Intanto si cerca un "centrocampo d'autore": "Finora è stato come risolvere il cubo di Rubik, senza riuscirci, come capita a tanti. Comporre il centrocampo dell’Inter e tirarne fuori una prestazione lineare o equilibrata, finora, è stato il grande problema di Luciano Spalletti, e la trasferta di Benevento ripropone il dilemma. Del resto gli uomini sono quelli e si sa dall’estate, senza picchi assoluti o talentacci irrinunciabili, insomma non è che le scelte possano essere così ampie, né le differenze di rendimento così evidenti. C’è posto per tre, due davanti alla difesa e uno sulla trequarti, almeno finché resisterà il 4-2-3-1, almeno finché Spalletti non deciderà di abbassare fin davanti alla difesa il rifinitore, e mutare l’assetto in un 4-3-3, se e quando lo riterrà necessario."
I tentativi di Spalletti - Finora ha ruotato, mutato e provato, è andato per tentativi e per soluzioni probabili, senza trovare la quadra in queste sei partite: Borja Valero-Vecino più Brozovic trequartista li abbiamo visti alla prima e alla sesta, e hanno convinto a intermittenza; a Roma, seconda giornata, c’erano Gagliardini-Vecino con Borja trequartista, e non andò bene, infatti nella ripresa l’assetto cambiò; alla terza e alla quarta, contro Spal e Crotone, c’erano Gagliardini-Borja Valero con Joao Mario dietro la punta, e anche lì le prove furono non del tutto convincenti, per non parlare della quinta a Bologna, con Vecino- Borja Valero più Joao Mario che vennero travolti dal centrocampo di Donadoni.
(Repubblica)
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