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Repubblica redige il pagellone di fine mercato: l'Inter, secondo il quotidiano, è la regina.
Ecco la valutazione del mercato nerazzurro:
Inter 8
Per la perfezione, è mancata una mezzala fisica: il Vidal (o Milinkovic) che Conte chiedeva. Ma il puzzle è comunque completo: Sensi e Barella mettono qualità in mezzo al campo, Godin a costo zero è mossa da maestri, Lukaku il botto che segna la differenza, il rilancio di Sanchez una scommessa allettante. Con la ciliegina finale del caso Icardi risolto con un'operazione che potrebbe fruttare 70 milioni. La sfida alla Juve è lanciata.
Di seguito le valutazioni delle rivali dell'Inter:
Juventus 7
Il paradosso è evidente: pur non riuscendo a fare quasi nulla di quanto si fosse prefissata, la dominatrice si è rinforzata. De Ligt lo voleva tutta Europa, dal Real al Barça passando per il PSG. Lo ha preso lei di forza. Inserendo anche l'utile Danilo, il preziosissimo Rabiot a costo (quasi) zero come Ramsey, un Demiral da allevare e quel Buffon utilissimo per lo spogliatoio. Ma l'operazione di smaltimento esuberi è stata un fiasco, Higuain è rimasto (ed è anche utile) come Khedira, Matuidi, Emre Can, Rugani e Bernardeschi. Il grande obiettivo Icardi è sfumato, come l'idea di scippare Lukaku all'Inter.
Napoli 7.5
Ancelotti aveva avanzato tre richieste e due sono a Napoli: Manolas formerà con Koulibaly una coppia fenomenale (anche se i 7 gol presi spaventano), Lozano è un jolly offensivo destinato a diventare indispensabile. È mancato James Rodriguez, grande obiettivo risultato irraggiungibile, ma la rosa è ampia anche grazie all'affidabile Llorente, a un Di Lorenzo già perfettamente inserito, a Elmas, talento quasi pronto. Avesse preso pure Icardi...
Milan 6
La percezione è di un ridimensionamento. Certo Bennacer e Leao sono investimenti interessanti, con ampi margini di crescita e certamente utili. Ma il rafforzamento richiedeva forse profili più pronti di Duarte - solido ma da testare in Europa - in difesa o Krunic a centrocampo. Rebic completa un attacco che nelle prime due giornate è rimasto a secco (unico gol di un centrocampista, Çalhanoglu): forse sarebbe servito fare di più.
Roma 6.5
Solite cessioni importanti, con gli addii di Manolas ed El Shaarawy. Ma più importante è stato difendere con rinnovi preziosi Zaniolo, Ünder e soprattutto Dzeko, che l'Inter voleva strapparle a prezzo di saldo. Squadra arricchita da calciatori affidabili come Veretout e Diawara, Pau Lopez in porta risolve un problema aperto un anno fa con l'addio di Alisson. Nel finale, il guizzo Mkhitaryan (oltre a Zappacosta e Kalinic), profilo internazionale che offre una soluzione di prestigio alla batteria di trequartisti. Ma la battaglia più dura per il ds Petrachi è stata smaltire le zavorre prodotte da due anni di gestione-Monchi.
Lazio 6.5
Trattenere Milinkovic: missione compiuta. Basterebbe questo per dare la sufficienza al mercato di Tare. Che senza cedere calciatori strategici, ha colmato l'unica vera lacuna: Lazzari, tra i migliori esterni del campionato, è quello che mancava. Per il resto la squadra è la stessa: si conosce e ne fa la propria forza. Vavro proverà a conquistarsi un posto accanto ad Acerbi, con Jorge Mendes smaltiti gli esuberi Wallace, Neto e Jordao.
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