L'analisi del quotidiano all'indomani del pari contro l'Ucraina che vale la qualificazione a Euro 2024 all'Italia
L’Italia impatta a Leverkusen con l’Ucraina e conquista all’ultimo respiro - e col brivido per il contatto Cristante-Mudryk - la qualificazione a Euro 2024.
Il quotidiano La Repubblica inserisce due calciatori dell’Inter tra le note liete:
“Non mancano le certezze positive, dal ritrovato ruolo di Chiesa alla leadership di Barella, al rendimento sempre elevato di Dimarco”.
“L’egemonia nel palleggio, garantita dalla cerniera Jorginho-Barella e da Di Lorenzo in appoggio alla mediana, ha disegnato un 3-2-5 fluido, con variazioni sul tema della vittoria sulla Macedonia del Nord: nel quintetto Zaniolo-Frattesi-Raspadori- Chiesa-Dimarco le catene di destra e di sinistra obbedivano a palese sincronismo, che Dimarco e Chiesa, spesso imprendibile, sublimavano con percussioni riuscite”.
Nelle pagelle, bene Acerbi ("Sempre un piede avanti all’avversario. Una spizzata, in particolare, è lo scatto del salvavita") e Barella ("Uno dei pochi a non dimenticare mai che il calcio è fatto di due fasi. Succhia da sé stesso energie che fatichi a capire da dove vengano"), entrambi da 6,5.